1. La Coinquilina cap.20


    Data: 02/08/2018, Categorie: Esibizionismo Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    Quel Sabato di fine Maggio, entrambi puntarono la sveglia alle 8.30. Gustavo, normalmente il più mattiniero dei due, fu subito compiaciuto quando, aprendo gli occhi, vide la luce del sole filtrare dalle persiane. Si alzò allegro, speranzoso che la tramontana della sera prima gli regalasse una di quelle giornate terse e luminose, quelle in cui il mondo intero perde le spigolosità della città, l’aria profuma di estate e tutto sembra più bello e gioioso. Quando aprì le persiane non fu deluso: fu investito da un fascio di luce violenta accompagnata da un tepore ormai quasi estivo. Si stiracchiò un po’ cercando di abituare gli occhi a quell’improvvisa luminosità, per poi osservare il panorama e constatare che le colline antistanti alla sua finestra erano perfettamente delineate da un cielo azzurro pieno. Questa visione gli diede una grande energia vitale e, quando si diresse nel resto della casa, si preoccupò di spalancare tutte le finestre per far entrare il calore del mondo nelle stanze del suo appartamento. Accese il tablet collegato allo stereo Radio Paradise, una web radio che spesso lo accompagnava nei momenti migliori della sua vita. Dall casse uscì un pezzo dei Black Keys, Fever, che gli diede con i suoi riff di chitarra ancora più carica. Mentre preparava la caffettiera, sentì la porta della stanza di Sara aprirsi e dopo pochi secondi la vide comparire davanti alla porta della cucina. La sua silouhette era illuminata posteriormente dalla finestra del soggiorno. Si ...
    ... strofinò vigorosamente gli occhi con entrambe le mani. “Buongiorno stropicciata!” disse con il suo umore ormai a mille. Sara bofonchiò qualcosa che poteva sembrare un “giorno” e si diresse in bagno. Quando tornò indietro, sembrò ancora mezza addormentata, ma quantomeno riusciva a tenere gli occhi aperti “Era proprio necessario aprire tutte le finestre? Tutto questo mondo che entra è troppo violento per me..” Gustavo la osservò senza rispondere...aveva ancora indosso quella canottiera bianca a costine della sera prima e, sebbene Sara non stesse manifestando tutto l’entusiasmo che lui percepiva per la giornata che avevano davanti, poter osservare le sue natiche libere muoversi sotto quel sottile strato di tessuto mentre si dirigeva verso uno dei due sgabelli della cucina, fu un’ulteriore scarica di adrenalina. “Dove mi porti al mare?” chiese Sara solo dopo aver bevuto il primo sorso di caffè Ho due possibilità: una spiaggia di sabbia più frequentata o degli scoglietti che conosco solo io.. rispose Gustavo con un ghigno ammiccante per sottolineare la seconda possibilità. Sara non colse o fece finta di non cogliere. Si limitò a dire: “Sono equidistanti da qui? ..io preferisco la sabbia…” “Si, si. Più o meno è la stessa cosa.” rispose Gustavo lievemente deluso dalla risposta della sua coinquilina. Poi si scrollò quella sensazione e con un tono più allegro e squillante disse “Andata! che spiaggia sia!” “Bene, non vedo l’ora. Dammi 40 minuti e sono pronta, ok?” “Ok, perfetto” Dopo mezz’ora ...
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