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Il mio cazzo nel menù di Benedetta (2° parte)
Data: 02/08/2018, Categorie: Etero Autore: FrankOssido
... speravo di essere stata chiara. A quel punto aprii le gambe e la bestia dura che nascondevo si palesò. Notai i suoi occhi strabuzzare e il suo labbro dare un leggero fremito. -T-ti prego… sono una donna sposata… Mi alzai in piedi e camminando lentamente arrivai fino a posarle una mano sulla guancia. -Benedetta io ti desidero. Sai meglio di me che Fabio tornerà a cornificarti e non devi farti ingannare così. Inoltre ieri- e prendendole una mano la posai sul mio cazzo –mi sembrava che questo ti piacesse molto… hai mai visto un cazzo così? Lei non rispondeva e teneva gli occhi fissi sul mio pene. Sentivo le sue dita muoversi impercettibilmente su di esso, quasi ad averne paura e ammirazione. -P-perché? Potresti avere qualsiasi donna… perché tormenti me? -Perché ti desidero, e meriti di essere scopata come una vera donna. E a quel punto le posai le mie labbra sulle sue e abbracciandola iniziai a baciarla. Presto le sue mani si staccarono dal mio cazzo sorprese e le mie le fecero scivolare via la felpa… notai come quella canottiera nera fosse molto aderente e le chiudeva il seno florido in maniera splendida. A piene mani afferrai quelle tette e le palpai voracemente, mi venne un dubbio e lo verificai subito. Abbassai le mani sulla sua vita e alzandole sollevai il top… ben presto arrivai al suo seno e fu confermata la mancanza di reggiseno. Infoiato tirai via del tutto quell’indumento e lei rimase con i soli jeans, passai con la bocca dalle sue labbra al suo seno e iniziai a ...
... leccarlo, baciarlo e anche morderlo con tutta la voglia che avevo. Lei nel frattempo ormai si preoccupava solo più di gemere sommessamente mentre con le mani, guidata dalla sua voglia, mi tirava verso sé, come a voler sentire la mia passione per lei a fondo. Dall’alto del mio metro e 90 dovevo abbassarmi per leccare e succhiare quel seno perfetto, mi concentravo soprattutto sui capezzoli che massaggiavo con la punta della lingua e talvolta morsicavo facendole uscire un gridolino acuto. Il mio cazzo ormai era una mazza pronta a colpire, ma rimaneva lontano da lei. Mi staccai dai suo seno e lei aprendo gli occhi incrociò i miei. Rimanemmo a fissarci per qualche secondo, poi scesi con la mano dalla sua tetta fino ai suoi jeans, dove infilai la mano da sopra per arrivare alla sua figa coperta da sottili mutandine… era fradicia. Abbassai la zip per essere più comodo e ricominciai a toccarla infilandole la punta di un dito con dolcezza. Lei si fiondò ancora sulla mia bocca, ma questa volta la sua mano andò ai miei addominali perfetti per poi afferrare il mio cazzo svettante. Lo impugnò e iniziò a segarlo con foga stringendomelo come fosse un martello. Mi staccai ancora da lei, senza una parola le misi le due mani sulle spalle e la faci inginocchiare davanti a me. Era stupenda con il suo rossetto e il naso aquilino a 10 centimetri dal mio cazzo mentre ancora fissava i miei occhi con i suoi. Poi adagiando una mano sulla nuca la imboccai e finalmente potei provare il caldo della sua bocca ...