ALLENAMENTO SPECIALE
Data: 03/08/2018,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Elena86, Fonte: RaccontiMilu
... me… vai via!” urlò Elena spaventata.“Sei bellissima… non voglio farti del male” rispose lui con tono rassicurante e poi: “…Il custode è andato via, sono stato io a riattaccare la corrente”.“Guarda che urlo… non ti avvicinare!”“Non ti spaventare… sei bellissima” continuava a ripetere lo sconosciuto come incantato, “non ti faccio del male, voglio solo ammirarti… ammirare il tuo corpo… è bellissimo, è un peccarto tenerlo coperto, per favore… metti le braccia lungo i fianchi… così che io possa ammirarti”.“Vai via” disse Elena urlando.“Oggi all’allenamento eri senza mutandine, e senza reggiseno. L’ho notato sai, era impossibile non farlo, con quei capezzoli appuntiti, quelle tette ballerine, quel culo così perfettamente modellato. Ti ho vista mentre mi guardavi di continuo. Imbarazzata, a disagio. Mi hai eccitato moltissimo”.Mentre parlavano lui si avvicinava lentamente. Elena altrettanto lentamente indietreggiava, ma ad un certo punto raggiunse il muro. Lo sconosciuto continuava ad avvicinarsi. Alla mancata risposta di Elena, lo sconosciuto decise di approfittare di quel piccolo varco, e riprese:“Lo so che l’hai fatto per me, lo sappiamo entrambi, avanti… qui non c’è nessuno ed io non ti farò nulla, voglio solo guardarti. Ti prego, fallo per me.”Elena era confusa, eccitata, infreddolita. Il suo cervello era in subbuglio, e quasi senza credere a quello che stava facendo, mentre lo sconosciuto ormai era a meno di due metri da lei, lasciò scivolare le sue braccia lungo i fianchi, ...
... esponendo il suo corpo agli sguardi dello sconosciuto. Adesso Elena lo vedeva bene, il suo sguardo aveva qualcosa di magnetico, ed il suo corpo, beh, non apparteneva di certo ad un modello ma non era per niente male.Le gocce d’acqua scivolavano tra i suoi seni, intorno al suo ombelico, tra le labbra della sue vagina. Il sapone ancora decorava la sua pelle, scendendo lentamente. I capezzoli, complice l’eccitazione ed il freddo, erano interessati da un’erezione spettacolare.Lo sconosciuto arrivò di fronte ad Elena. Elena invitò ancora - questa volta con minore convinzione - lo sconosciuto ad andare via, ma lui allungò la mano, prese quella di Elena e fu un intrecciarsi delle due mani tese, delle dita di quelle due mani che si scontrarono con forza fino agli interstizi. Elena, rassicurata da quel gesto, si sciolse un poco, un timido sorriso, ricambiato. Lo sconosciuto prese il volto di Elena tra le mani. I suoi occhi blu come l’oceano lo fissavano dalla profondità del suo animo tenero e gentile. Le loro labbra si unirono, gli occhi si chiusero. Una lingua si affacciò timidamente, approfittando della piccola apertura concessagli. Mentre le loro lingue danzavano e si abbracciavano, le mani dell’uomo scorrevano il corpo di Elena. Lungo i fianchi, fino ai glutei. Un culo magnifico, il seno contro il suo petto, il volto di Elena tra le sue mani. Quel momento fu perfetto.Ma non erano soli in quel palazzetto. Non potevano sapere che il custode, giunto a metà strada verso casa, maledì se ...