1. 06 - finalmente a contatto


    Data: 04/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: samantho91, Fonte: Annunci69

    Solo in casa. Quella mattina, come sempre, Andrea mi aveva telefonato alle sette e mezza per darmi il buongiorno. Era il nostro rito mattutino: io ero molto a disagio per il fatto che lui doveva alzarsi presto per andare a lavoro, mentre io purtroppo ancora inoccupato potevo anche permettermi orari più confortevoli non avendo quasi mai impegni ad orari fissi. Ammazzavo il tempo, almeno per fare qualcosa che mi tenesse occupato, sbrigando mansioni di segreteria per un'associazione di cui faccio parte, ma tutte cose che potevo tranquillamente fare dalla mia scrivania: nessun ufficio da raggiungere, e rari appuntamenti ad orari stabiliti. Il mio bel ragazzo, per aiutarmi a sentirmi meno a disagio per questo (anche perchè diverse settimane passavano e quell'assunzione che mi era stata promessa non era ancora arrivata, e cominciavo a dubitarne), allora tutte le mattine mi telefonava quando usciva di casa per andare a lavoro, così mi svegliava (meglio che svegliarmi spontaneamente chissà a che ora, sentendomi poi un essere inutile), ci davamo un dolce buongiorno e ci facevamo qualche coccola telefonica mattutina. In genere ci raccontavamo cosa avremmo fatto durante la mattinata, lui molte volte mi suggeriva degli spunti per trovarmi qualche cosa da fare se non avevo nulla da fare per l'associazione, poi io gli auguravo teneramente buona giornata a lavoro.
    
    Quella giornata quindi iniziò in quella solita, ma ogni volta meravigliosa, routine. Quello che non sapevo, alle otto ...
    ... meno dieci quando lui arrivò nei pressi del luogo di lavoro e ci salutammo chiudendo la telefonata, era che poco più di due ore dopo avrei sentito squillare il citofono. Vado ad aprire.
    
    "Chi è?"
    
    "Il tuo chicco!"
    
    EEEEH???!! E cosa ci fa qui???? Un forte senso di stupore ma anche di contentezza mi pervase immediatamente. Aprii il cancelletto e corsi al portone ad accoglierlo.
    
    "COSA CI FAI QUI?"
    
    "Sorpresa!! Contento?"
    
    "Certo che sono contento amore mio!!!" e una volta chiusa la porta mi buttai tra le sue braccia e lo baciai molto appassionatamente. Un bacio lungo, felice, carico di entusiasmo per quella inaspettata e bellissima svolta che aveva preso quella mattinata, prima di allora così piatta e monotona ahimè.
    
    "Ma non dovresti essere a lavoro?"
    
    "Ehm si in teoria si... se ieri non avessi preso un giorno di permesso si, sarei dovuto essere a lavoro..." rispose, facendo quella sua espressione da angioletto innocente che mi faceva tanto ridere e anche tanta tenerezza.
    
    "Amore hai preso un giorno di permesso per me?" gli chiesi, commosso ma anche leggermente severo, quella severità affettuosa, non esagerata. Sapeva che io non volevo che prendesse giorni di permesso soltanto per me, perchè poi se ci fosse stato qualche motivo particolare per cui doverli chiedere o non glieli avrebbero concessi, oppure glieli avrebbero dati ma notando con disappunto che accadeva spesso, e il mio uomo favoloso purtroppo lavorava in un posto dove avevano il licenziamento ...
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