1. Come diventai amico di famiglia (bull x chi preferisce)


    Data: 06/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ilmassaggiatore1

    ... lettino ed arcuando la schiena mise in evidenza un culetto che sembrava dire “mordimi”. “Allora???” M’inginocchiai a fianco al suo lettino e cominciai a cospargerle la schiena con l’olio solare stendendolo con dovizia su ogni centimetro quadro di pelle esposto al sole. Nel passare sulle spalle all’attaccatura del collo sentivo i suoi muscoli rilassarsi e diventare meno rigidi (è il mio lavoro), così usai entrambi le mani e con i pollici massaggiavo i muscoli del collo sulla nuca. La sentivo rilassarsi e sciogliersi sotto le mie mani che scendevano lungo le vertebre sino al bacino. A quel punto cambiai posizione e lato del lettino mettendomi tra Jenny e l’ombrellone dando uno sguardo a Luca che imperterrito continuava il suo cruciverba, però non mi sfuggì uno scintillio negli occhi di Rita. Rapidamente ripresi a carezzare Jenny dalla nuca alle caviglie passando per tutto quello che c’era in mezzo. Ad un certo punto Jenny allargò un braccio quel tanto che gli strusciassi sopra ad ogni mio movimento, un cazzo ormai di marmo. Quando ritornavo a lavorarla sulle spalle, nuca e retro orecchio, sempre ad occhi chiusi tirava fuori la punta della lingua e si umettava le labbra. Non capivo più da quanto stavo carezzandola, ad un certo punto capii che avevo fatto male a cambiare posizione, adesso non potevo controllare Luca anche se ogni tanto lo sentivo chiedere qualche definizione a Rita. Alcune risposte le sapevo, ma per la paura che la mia voce tradisse qualcosa mi ero imposto il ...
    ... silenzio. Decisi che era arrivato il momento di smettere. Appena mi fermai e staccai le mani da Jenny, questa mi pressò il braccio sul randello e mugolando: “Continua! Per favore non smettere! Sto godendo come una maiala, sono venuta già tre volte” Cazzo! Un rapido sguardo al telo sul lettino e mi resi conto che era vero. Sembrava se la fosse fatta addosso! Le sussurrai: “Se continuo e tu continui ad accarezzarmi col braccio vengo anch’io. Quì succede un casino con tuo marito!” Detto questo mi alzai e spalle all’ombrellone mi diressi in acqua per spegnere “l’animo”. Tornando su Rita mi fa: “Ma non dovevi prendere il sole?” “Puttana!” pensai fra me e me, “farti i cazzi tuoi,no?”. “Oggi è il primo giorno, mi basta quello che ho preso passando l’olio a Jenny” prontamente risposi. “Adesso doccia ed un boccone” Mentre mi avviavo alle docce, Jenny: “Mi offri un panino?” Senza neanche voltarmi per non incontrare ne lo sguardo di Luca ne di Rita: “Volentieri! Vieni?” Dopo neanche un minuto, prendendomi sottobraccio, Jenny: “Si volentieri verrei ancora!” Bastò quella frase che ero già in tiro di nuovo. Ridendo ci infilammo nella doccia chiusa. Stavo ancora chiudendo la porta che mi sfilò il costume ed in ginocchio si infilò l’asta lentamente in bocca insalivandola a dovere con movimenti rotatori della lingua, non resistetti oltre, esplosi in un eruzione che le straripò fuori dalle labbra, mentre con la lingua raccoglieva ogni più piccola goccia. Non ancora pago, la misi a pecora con le ...