1. Come diventai amico di famiglia (bull x chi preferisce)


    Data: 06/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ilmassaggiatore1

    ... ragazzo per di più un amico, mi sembrava di avergli rubato qualcosa. Giocai a scopone scientifico in coppia con Luisa contro due ragazzi, nuove conoscenze che volevano farsi Luisa. Il troione, invece, con la scusa di farmi i segni sotto il tavolo, praticamente mi masturbò tutto il pomeriggio con i piedi. In previsione della nottata, verso le 17:00 decisi di ritirarmi in albergo a riposarmi. Feci una doccia fredda e mi buttai sul letto. Mi risvegliai tardi per la cena, scesi nel salone da pranzo mi soffermai a cercare con lo sguardo dove sedermi, sentii una mano che mi palpava il culo e la voce di Rita alle mie spalle: “Anch’io ho fatto tardi, vieni sediamoci insieme” e poi mentre mi spingeva verso un tavolo d’angolo, sottovoce: “Bel figone domani lo passi anche a me l’olio solare, vero?” Ci sedemmo uno fronte l’altra, Rita era la tipica professoressa in vacanza, capelli rossi a caschetto, occhiali grandi, jeans, lacoste sbottonata, scarpe basse senza calze, un accenno di lentigini, due labbra gonfie ma proporzionate e poi due tette che da come spingevano nella polo sembravano due air-bag in procinto di aprirsi. Tra una portata e l’altra cercai di tenere la conversazione su argomenti generali. Il ...
    ... suo sguardo felino della mattina e l’accenno all’olio solare mi convinsero che aveva capito cos’era successo tra me e Jenny. Stavo in campana ed aspettavo. Approfittando del tavolo d’angolo e della tovaglia lunga, si sfilò una scarpa e cominciò a stuzzicarmi sul polpaccio interno, continuava a mangiare come se non stesse succedendo niente, ma i sui occhi erano due fessure e sembrava leggermi il pensiero. Stavo cominciando a sentirmi a disagio anche se le carezze sotto il tavolo mi stavano eccitando non poco. Ad un certo punto mi spara: “Sai, anch’io so andare a cavallo, non mi dispiacerebbe battere la sella un giorno di questi” “So che c’è da queste parti un buon stallone da cavalcare, mi faresti compagnia?” Il miei occhi erano inchiodati dal suo sguardo, ma il mio cervello era libero. Se Rita in mattinata aveva intuito, Jenny nel pomeriggio sicuramente aveva cantato ed i miei polpacci, imprigionandole il piede, avevano confermato. “Stanotte c’è il falò in spiaggia, perchè non farla sulla spiaggia la cavalcata” Le proposi. “Fantastico non chiedo di meglio, sei proprio un tesoro!” ...... segue .....il resto della serata ed il seguito della storia con Jenny e Luca la prossima volta. “ilmassaggiatore” . 
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