1. L'esiliato ( Sentimentalfantasy )


    Data: 06/08/2018, Categorie: pulp, Autore: Hermann Morr

    FALLING (current93 + Bjork) "Sei stato bravo, sposo della foresta,il tuo occhio ha scorto ogni traccia, il tuo arco ha abbattuto in silenzio ogni ostacolo,hai ben guidato gli uomini nella caccia tanto che nessuna delle bestie che camminano ha potuto salvarsi. Hai la nostra ammirazione e gratitudine, eppure tutto quel che hai chiesto in cambio è stato quel sasso.." La Volva anziana aveva le trecce avvolte in nove giri come voleva il suo rango, i capelli erano bianchi, il volto rugoso coperto di sottili tatuaggi. Si trovavano in una tenda rotonda di pelle pesante, fuori fischiava un vento freddo, l'autunno era gelido li al confine tra l'Impero e Kislev. "Questo sasso che ho strappato dalle mani di una di quelle bestie l'ho visto in un sogno, come anche l'emblema della cicogna sulle vostre tende. Non sono venuto per caso, donna dei sogni, vi ho cercato per mesi." Eitheldìn sedeva nella postura di rispetto che la sua gente assumeva di fronte agli anziani, anche se non era certo che la Volva fosse veramente più vecchia di lui, teneva in mano il sasso legato con un laccetto di cuoio. C'era un'altra persona nella tenda, un uomo magro con la barba bionda, ma gli occhi erano quelli allungati tipici dei kisleviti, non aveva ancora emesso un solo suono. "Non sapevo che gli elfi sognassero, le nostre storie raccontano che camminate sotto le stelle senza mai dormire." "Il cantore che vi ha passato questa tradizione non era ben informato, donna che vede.Io dormo come voi, sogno, e mi è ...
    ... stato detto che voi siete esperta di queste cose." "Dimmi cosa hai sognato allora." "La mia innamorata.. non pronuncerò il suo nome nella mia lingua, ma nella vostra suonerebbe come "Dimora dei cigni"... lei è morta.. e io ingiustamente accusato sono stato esiliato dal reame nascosto, una maledizione mi impedisce di ritrovare la strada. Per molto mi sono avventurato nelle terre degli uomini, ma poi l'ho sognata. I suoi piedi erano stretti da tre catene, non parlava, ma mi mostrò questo sasso e le vostre tende, da allora non ho avuto pace finchè non ho trovato entrambi. C'è un significato?" L'uomo silenzioso aveva preso un piccolo tamburo e stava suonando un ritmo quasi impercettibile, la vecchia aveva il viso nascosto tra le mani, la sua voce ora sembrava quella di un'altra persona, molto più giovane, ricordava il suono dell'acqua che corre sui sassi. "I suoi lamenti ti avrebbero ucciso, per questo non parlava. Le catene sono tre legami che impediscono al suo spirito di abbandonare questo mondo, vuole che la liberi, vuole farti ritrovare la via di casa. Il sasso che l'ha uccisa è maledetto, per questo piaceva alle bestie, se tu fossi il suo vero assassino le tue mani si sarebbero coperte di sangue appena lo avessi toccato. Taltòs! il cavallo taltòs! Lui può trovare per te la strada, lui può parlare tre volte nella sua vita, devi trovarlo!" La donna alzò il viso dalle mani e con voce tornata normale si rivolse all'uomo nella lingua dei kisleviti, questo smise di suonare e si ...
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