Ana e le sue amiche - cap.8
Data: 08/08/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FrancoT
... ancora Angelica alzando volutamente la voce “Lecchiamoci a vicenda, dai”. Poi si sistemarono in modo da leccarsi l'un l'altra la passera e a quel punto Ana sentì Helena che se ne andava sbattendo la porta. Le due, ormai sole, andarono avanti ad oltranza. Ana venne quando Angelica le mordicchiò e succhiò il clitoride, l'altra la raggiunse poco dopo e qualche attimo dopo entrambe si addormentarono esauste. A Sandra non raccontò nulla di questa storia. Era meglio che ella non sapesse. Alla fine la storiella di sesso con Angelica era durata un mesetto. Helena non si era più vista da quella notte anche se ella sapeva che si sentivano al telefono. “Pensa che io la abbia sostituita con te”, spiegò una volta ad Ana “ma le passerà. Lo fa spesso, poi quando sente la mia mancanza torna. Quella donna non può resistere troppo tempo senza di me”. E così era accaduto. Ana era stata il giocattolo erotico di Angelica per un mese, poi era tornata di prepotenza Helena ed ella era stata messa da parte. In quel mese si era divertita e si era lasciata andare un po' ad ogni richiesta di Angelica. Quando era tornata Helena alla ribalta, Ana era stata quasi contenta di non frequentarle più. Quelle due, ma in particolare Angelica, avevano un ritmo di vita che ella non poteva sostenere. Il primo weekend successivo alla dipartita di Helena, lei ed Angelica erano andate in auto fino a Saragozza ed avevano trascorso il sabato e la domenica in una beauty farm. Aveva pagato tutto Angelica, senza badare a ...
... spese. Si erano concesse massaggi, bagni termali, trattamenti di bellezza e tanto, tanto sesso. Erano riuscite a fare del sano sesso anche nella Jacuzzi con idromassaggio della Spa della struttura, quando erano rimaste sole e tutti gli ospiti erano usciti. A ripensarci però, il momento più piacevole e divertente lo avevano avuto il weekend successivo a quello quando, insieme, erano andate a Valencia per il weekend. Erano andate a cena ed a ballare, poi erano rientrate alle 3 del mattino ed avevano fatto sesso fino al sorgere del sole alle 7. Avrebbero dovuto liberare la camera alle 10 ma Angelica aveva deciso di tenerla ancora una giornata e quindi aveva pagato la differenza all'albergo. Era stata probabilmente la migliore notte tra quelle trascorse con Angelica. Avevano cominciato a stuzzicarsi ancora in discoteca mentre ballavano. Nel taxi che dalla discoteca le aveva condotte fino al loro albergo, si erano scambiate effusioni così calorose che il tassista aveva dovuto dire loro di smettere. “Non è il sogno erotico di ogni uomo un paio di lesbiche?!?!?”, gli aveva chiesto per provocarlo Angelica. “Si, se non hai cinquant'anni e sei sposato con tre figli. E siccome io sono così, allora meglio che la piantiate”, aveva risposto seccamente l'uomo. Le due allora si erano date un contegno fino all'arrivo in albergo quando, dopo aver pagato l'importo, Angelica aveva chiesto al tassista se non volesse salire con loro e lui l'aveva mandata educatamente a quel paese. Avevano ritirato ...