Ana e le sue amiche - cap.8
Data: 08/08/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FrancoT
... la chiave dalla reception quando era ormai notte fonda e l'ascensore divenne un primo luogo in cui sfogarono il loro desiderio. Angelica schiacciò il pulsante stop fermandolo tra un piano e l'altro e poi infilò una mano sotto alla gonna di Ana e cominciò ad accarezzarle la passera attraverso il collant. “Hai fatto come ti ho chiesto, brava!”, le disse Angelica riferendosi alla richiesta di non indossare slip e di depilarsi totalmente. Si baciarono e nel frattempo la sua mano cominciò ad accarezzare velocemente il sesso dell'amica. Ana venne una prima volta direttamente lì nell'ascensore e solo a quel punto l'altra lo rimise in moto. In camera si gettarono immediatamente sul letto ed i vestiti di entrambe volarono subito via. Angelica indossava delle calze autoreggenti color carne, della stessa tonalità del collant dell'amica. Erano entrambe super eccitate. Si baciarono un po', poi incrociarono le gambe tra di loro in modo da mettere le loro fiche a contatto. Ana lacerò il collant e quando l'altra si avvicinò, le loro passere cominciarono a sfregarsi l'una contro l'altra. Quella era un bella posizione e consentiva ad entrambe di gestire al meglio il proprio piacere. Fu Angelica stavolta la prima. Non staccava gli occhi dalle tette di Ana che sballonzolavano ad ogni movimento. Si inarcò all'indietro, strinse i denti e poi si afflosciò sul letto in preda all'estasi. Ana a quel punto le prese il piede e cominciò a sfregarselo contro la fica che sentiva incandescente. “Ti faccio ...
... venire con le dita del piede”, le disse Angelica restando sdraiata e senza aprire gli occhi, poi cominciò a muovere lentamente le dita tra le labbra dell'altra, che la lasciò fare. Il piede di Angelica era estremamente magro ed ossuto, molto lungo ed affusolato. Le unghie erano dipinte di un rosso acceso. Ana spalancò le cosce e, appoggiandosi all'indietro sui gomiti, scoprì che quel movimento le generava parecchio piacere. Ci vollero quasi dieci minuti, poi Ana prese il piede dell'altra e se lo premette forte contro al sesso raggiungendo il suo terzo orgasmo della nottata. Erano quasi le cinque di mattina. A quel punto Angelica si alzò dal letto, prese la cornetta e avvisò in reception che avrebbero tenuto la camera per tutta la domenica. “Tu sei pazza”, le disse Ana. “E perchè? Io mi voglio anche riposare”, le rispose Angelica. Poi si diresse verso il bagno, entrò senza poi richiudere la porta dietro di sé, si sedette sul water e pisciò. Ana strabuzzò gli occhi e l'altra se ne accorse. Il getto era forte e scrosciava contro alla ceramica ed al pelo dell'acqua. “Che c'è? Non hai mai visto una donna che piscia?”, le chiese con un sorriso di fondo. “Sì, certo che sì. Ma non così a gambe aperte!”. Angelica effettivamente aveva le cosce completamente spalancate, quasi come a mostrarle volontariamente ed esplicitamente le proprie parti intime. Il flusso lentamente si affievolì e la donna si accinse ad asciugarsi con un pezzo di carta igienica. “Sai che ho frequentato un uomo per ...