1. Susanno e i vecchioni - 3


    Data: 08/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: IlBaroneRosso

    ... e quasi per sbaglio le sfiorò una tetta: aveva un seno più piccolo di quello di Susanna, ma ancora più sodo e alto; Rossana alzò il volto verso di lui.
    
    - Scusami – le disse, avvicinandosi.
    
    Era alta, quasi come lui, un fisico da modella, anzi da ex modella, visto che le forme erano un po’ appesantite, ma a Giorgio piaceva di più, proprio per quelle rotondità del seno, del culo. Anche quei piccoli rotolini di pancia, che si vedevano di più, mentre si piegava, anche quelli lo attizzavano.
    
    - Fate, fate pure, intanto che butto la pasta – li invitava Susanna.
    
    - È che mi va di baciarti, sulla bocca – continuò Giorgio, guardando Rossana negli occhi.
    
    Lei non aspettava altro, gli si avvicinò e gli porse le labbra.
    
    Giorgio la baciò sulla bocca, ma intanto con le mani le stropicciava il seno. Ignorò tutto e tutti in quell’abbraccio, si abbandonò con passione ricambiata al bacio che entrambi desideravano.
    
    Non gliene fregava niente delle mani di Mario che gli toccavano il culo, non gli interessava niente, nemmeno quando si abbassò e cominciò a leccargli le chiappe con una lingua che sembrava una spatola, nemmeno quando quella lingua si avvicinò al buco, nemmeno quando entrò.
    
    In pratica lo stava sodomizzando con la lingua, ma non gliene fregava niente.
    
    Capì che anche Giulio gli stava toccando il culo; gli stavano riempiendo il buco di saliva, e chi era, Mario oppure Giulio? Oppure tutti e due?
    
    Lo sapeva, Giorgio, lo sapeva prima ancora di accettare il loro ...
    ... invito.
    
    I due mariti non si erano disturbati a venire a prenderlo, non l’avevano portato lì solo per consentirgli di spupazzarsi le loro mogli. Lo sapeva che avrebbe dovuto concedergli qualcosa. Un pompino a testa? Ovviamente non poteva essere questa la moneta di scambio sufficiente, era fin troppo ovvio che avrebbero voluto qualcos’altro, sia dal suo davanti, che dal suo didietro.
    
    Lo sapeva, e tutto sommato non gliene fregava niente, anzi, forse, tutto sommato, gli andava bene, gli piaceva l’idea, se non gli avessero fatto troppo male.
    
    Baciare Rossana era la cosa più bella del mondo; lei gli stava toccando il cazzo, lo scappellava e lo segava, non gli faceva neanche male, visto che aveva le mani bagnate di sudore, ma comunque non gli importava, era il bacio la cosa più bella, stringere le sue tette, la cosa più bella.
    
    Le sensazioni che gli davano quella bocca, la lingua attorcigliata alla sua, le mani sulle poppe di lei, a toccare, lisciare, palpare, strizzare erano quelle le sensazioni più forti che stava provando, più delle mani di lei che lo segavano, più di quel dito malandrino che Mario, o forse Giulio, o forse tutti e due gli stavano infilando dietro, perché era troppo grande per essere un dito solo.
    
    Non protestò più che tanto, anzi quasi gli dispiaceva interrompere tutto: il bacio, le tette che stava stringendo, le mani di Rossana che lo segavano, quei due froci dietro di lui che gli stavano facendo un ditalino al culo, non sapeva nemmeno lui cosa gli ...