1. La mia vicina (5)


    Data: 11/08/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: bingo26, Fonte: Annunci69

    Ritornammo, dunque, da Elena che ci aveva atteso intrattenendosi con alcuni conoscenti che liquidò appena giungemmo al salottino.
    
    «….scocciatori….li ho mandati via subito perché stasera sono solo per voi».
    
    «Bene, allora un brindisi a…..voi, belle signore!!!» dissi alzando i bicchieri di mojto che nel frattempo ci era stato servito.
    
    Arianna intrecciò il suo calice con quello di Elena e nel movimento un bel po’ di liquido le cadde addosso.
    
    «Accidenti….che distratta! Scusate, vado in bagno a cercare di fare qualcosa per asciugare il vestito».
    
    Mentre si alzava per andare mi prese per mano: «Dai, vieni ad aiutarmi».
    
    «Come…aiutarti. Che dovrei fare???» risposi guardando Elena con un’espressione tipo “vai tu che sei donna, no??”.
    
    «Ha bisogno di te. Sei tu il cavaliere che deve aiutare la dama. Sai quanti draghi ci sono tra qui e i bagni? Andate vi attendo qui, magari mi faccio un balletto….».
    
    Elena mi guardò con un sorriso strano tra il divertito ed il provocatorio. Non capì sul momento ma lo avrei fatto in seguito….
    
    Arrivammo presso la zona delle toilette ma Arianna, sempre tenendomi per mano, svoltò in un corridoio dove si trovava una porta con la scritta “privato”. Sulla maniglia tale porta aveva un combinatore digitale sovrastato da una luce di colore verde in quel momento. Lei digitò una sequenza di numeri e sentì lo scatto di apertura della maniglia.
    
    «Dai entriamo. Questa è una toilette privata. Solo poche persone hanno la combinazione per ...
    ... accedervi. Su, vieni» si rivolse a me Arianna trascinandomi letteralmente nella stanza.
    
    Mi guardai attorno: c’era un divanetto e due poltroncine, in un angolo una postazione da trucco tipo quelle che si vedono nei camerini dei teatri.
    
    Arianna si avvicinò ad una porticina che dava in un bagnetto.
    
    «Se vuoi aspetta pure qui, ma se avessi bisogno ti chiamo, va bene?»
    
    «Certamente fai con comodo, ma se preferisci vado a chiamare Elena, forse è meglio…» le risposi mentre mi accomodavo nel divano.
    
    «No, sicuramente non avrò bisogno di Elena.
    
    Lei certamente ci verrà a trovare dopo….» sentì dirle queste parole mentre udivo uno scroscio nel water: stava facendo pipì e la cosa mi cominciava a stuzzicare. Mi è sempre piaciuto vedere una donna in quei momenti intimi. Aveva lasciato la porta leggermente aperta così che la sua immagine si rifletteva nel grande specchio posizionato sul lavabo.
    
    Era seduta come ho sempre immaginato di poter spiare una donna: seduta con il perizoma alle caviglie. E’ una cosa questa che mi ha sempre eccitato!!!
    
    «Mi passeresti della carta, per favore? Qui è finita. Dovrebbe essercene accanto al lavabo» mi disse Arianna.
    
    «Certo, arrivo subito» mi affrettai a rispondere.
    
    Entrai nel bagno, guardando nello specchio vidi (o almeno così mi sembrò) lo sguardo di Arianna fisso sul mio.
    
    Individuai il rotolo, lo presi e glielo porsi sporgendo solo il braccio oltre la porta.
    
    Subito lei mi afferrò per il polso e mi trascinò dentro.
    
    «Non fare il ...
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