1. La mia vicina (5)


    Data: 11/08/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: bingo26, Fonte: Annunci69

    ... guardandomi intensamente.
    
    Mi alzai lentamente e la fissai: «non hai nulla per cui scusarti...per me sei una bellissima e dolcissima donna ma….non.…pensavo proprio di trovare questa…sorpresa. A dir la verità mi trovo veramente per così dire…impreparato, anzi scusami tu, Arianna».
    
    La tenevo per le braccia e lei abbassava lo sguardo in palese imbarazzo anche se forse avrei dovuto esserlo io. Non mi ero mai trovato davanti ad un trans e poi di una tale bellezza. Mi era capitato di vederli sia per le strade che su internet ma mai così belli, sinuosi ed affascinanti. Un tono di voce da donna dolce, soave, quasi sussurrato che ti scuote il corpo e l’anima.
    
    «Rimane così….non diventa duro non preoccuparti» mi disse candidamente.
    
    Le risposi baciandola intensamente ed infilandole la lingua nella bocca calda ed accogliente. Lei si abbarbicò letteralmente al mio corpo sollevando una gamba e passandola dietro alle mie.
    
    Poi d’un tratto si girò appoggiando le mani alle piastrelle e spingendo il bacino in alto dandomi una visione del suo sedere così perfetto ed invitante.
    
    «Inculami, ti prego è tutta la sera che aspetto. Affonda il tuo cazzo più dentro che puoi. Riempimi, rompimi, aprimi, squartami ma mettilo dentro»
    
    Era ciò che avevo anelato per tutto il tempo in cui ero stato vicino a lei e nel momento in cui sulla pista da ballo lei mi aveva strofinato quella meraviglia della natura su di me.
    
    E così lo feci, la presi come mi aveva chiesto: con forza, affondando ...
    ... sempre di più. Il mio cazzo entrava in quel budello con una semplicità tale che mi lasciò stupefatto. Era accogliente, caldo, umido e poi come muoveva il bacino in perfetta sintonia con i miei colpi era qualcosa di fantastico. I suoi movimenti erano come una danza, sinuosi, perfetti, sensuali. Non era possibile staccarmi per più di qualche secondo perché il suo buco subito riprendeva il mio cazzo come un’idrovora che con forza risucchia tutto ciò che trova.
    
    Presi a tirarle i capezzoli, a martoriali con le dita mentre sentivo i suoi gemiti di piacere.
    
    Mi prese anche la “folle” idea di verificare se il suo minuscolo pene si fosse eretto ma scacciai immediatamente quel pensiero: non sarei mai riuscito a toccare un altro cazzo, se pur minuscolo, che non fosse ovviamente il mio!!!
    
    La possedevo con una tale violenza e forza tali da meravigliarmi di me stesso per la foga e l’impegno che stavo incutendo a quell’atto. Era quasi un rapporto animalesco, furioso, pieno di rabbia. Era l’atto supremo, l’apoteosi del piacere.
    
    I suoi incitamenti mi facevano sentire sempre più forte, dominante ma era lei che controllava quel momento infatti quando mi urlò, anzi quasi mi intimò:
    
    «Forza vienimi dentro…..ora….» io obbedì prontamente al suo ordine.
    
    L’accontentai. Venni e venni, ancora e ancora….ne feci così tanta che le usciva e le colava lungo le belle gambe.
    
    Ero stremato. Avevo la vista annebbiata e annaspavo in cerca d’aria.
    
    Vidi che lei con l’indice raccoglieva alcune gocce ...