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Punito nello spogliatoio - parte seconda (sorpresa di compleanno)
Data: 11/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: btmbear87
... sulla parte davanti, come se non li cambiasse da molto tempo. Anche l’odore che mi permeò le narici richiamò alla mia mente il profumo di cazzo. Quello era l’odore che un uomo deve avere! Un misto di piscio e sperma. Avevo già l’acquolina in bocca. Mi poggiò una mano sulla testa e la premette contro il suo cazzo intrappolato negli slip. Io inspirai profondamente. Ero eccitatissimo. «Toglimi le mutande TROIA!» Non esitai e il suo cazzo finalmente libero mi schiaffeggiò. Raccolsi istintivamente gli slip da terra e stavo per portarli al viso. «Non ti azzardare, brutto frocetto!» A malincuore porsi gli slip alla sua mano tesa. «Annusa le tue mutande» mi disse. Naturalmente eseguii l’ordine. Il mio odore non era forte. I boxer li avevo cambiati quella mattina. «Adesso annusa le mie!» Eseguii anche stavolta. Quello era l’odore che mi eccitava. Presi a mugugnare di piacere, mentre annusavo e talvolta tiravo fuori anche la lingua per sentire il suo sapore. «Molto bene. Ora che hai capito che odore ha un uomo vieni con me!» Sempre nudi mi fece alzare. Tenendomi per un polso mi portò di fronte ad una cassettiera. Dopo aver armeggiato un po’ mi tese un singlet che indossai prontamente. Aveva anche questo un’apertura sul retro, così che il mio sedere era libero, mentre il mio cazzo tendeva tutta la stoffa sul davanti. Mi fece voltare e mi osservò da tutti i lati. «Molto bene, così va meglio. Questo pomeriggio sarai mio e farai tutto ciò che ...
... vorrò!» «Sì signore» risposi come avevo imparato. Anche lui indossò un singlet, ma era tutto chiuso, non aveva il buco come l’ultima volta. Mi portò di fronte alla libreria che teneva in casa e mi diede uno straccio per spolverare. Lui si distese sul letto guardandomi. «Adesso pulirai la mia libreria, ma bada bene che voglio sempre avere il tuo culo sott’occhio. Quindi piegati bene e inizia il suo lavoro.» «Sì signore» Così presi a compiere ciò che mi era stato ordinato. Stavo piegato in avanti con il culo all’aria perché sapevo che il mio culetto glabro lo eccitava. Lui stava steso sul letto e si massaggiava da sopra alla lycra. D’un tratto sentii che si alzava e mi si avvicinava. Quasi distrattamente appoggiò la sua verga sul mio culo scoperto. Io mi immobilizzai perché quel contatto mi faceva impazzire. Sentii il tessuto davanti a me inumidirsi. Ero davvero eccitatissimo. Poi lui mi pose le mani sui fianchi e cominciò a muoversi avanti e indietro strusciando il suo magnifico cazzone enorme fra le mie natiche. «Molto bene» mi disse «adesso che hai pulito vai in cucina e preparami da mangiare!» «Che cosa desidera signore?» «Quello che riesci a fare va benissimo!» Mi aprì la porta e scesi le scale. Arrivai in cucina e dopo aver aperto il frigo presi qualcosa e imbastii quel poco che ero in grado di cucinare. Poco dopo lo sentii scendere. «Non voltarti!» Così feci. Continuando ad armeggiare con il cibo, ma mi serviva una pentola e non la ...