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Punito nello spogliatoio - parte seconda (sorpresa di compleanno)
Data: 11/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: btmbear87
... trovavo. «Posso parlare, signore!» «Parla, ma non voltarti» era sempre più vicino «Mi servirebbe una pentola, dove la posso trovare?» «Lì in basso!» Mi indicò uno stipetto verso il quale mi abbassai. Allora compresi il suo intento. Mentre ero abbassato per cercare con il culo all’aria lo sentii dietro di me. Mi immobilizzai per il terrore. Ero tesissimo. Senza che potessi fare nulla per oppormi, sentii il suo enorme arnese farsi spazio dentro di me. Lo aveva lubrificato molto perché nonostante la mia resistenza entrava liscio come l’olio. In due e due quattro lo sentii tutto dentro di me. Inspirai rumorosamente e poi trattenni il respiro per lo shock e il dolore. Mi pose le mani sui fianchi e spinse ancora fino a che non fu tutto completamente dentro. Le sue mani si spostarono poi lungo il mio corpo fino al mio petto. Mi trasse a sé facendomi alzare. Mi strinse a sé ed appoggiai la schiena parzialmente coperta dalla lycra contro il suo possente torace muscoloso. Mi stringeva, ero suo prigioniero con il suo cazzo ancora dentro si me. Poi prese a muoversi. Mi mordeva le spalle e il collo mentre sfilava lentamente il suo cazzo di qualche centimetro e poi lo infilava nuovamente fino alla base. Avevo il culo aperto, ma almeno il dolore iniziava a diminuire. Mi abbandonai al suo volere. Poi si fermò ed uscì. Mi fece voltare e finalmente lo vidi. Indossava un paio di boxer con una fessura sulla parte anteriore dalla quale usciva il suo cazzo ...
... enorme. Senza sforzo mi sollevò e mi stese sul tavolo di schiena. Avevo le gambe alte e il culo sul bordo del tavolo. Poggiò le sue grandi mani sul mio petto palpando con decisione e guardandomi negli occhi. La sua cappella si puntò sul mio buco e senza usare le mani me lo infilò nuovamente tutto in un sol colpo. «Ti piace, finocchio!» «Sì signore!» Urlai per il dolore ma soprattutto per il piacere. Così riprese a scoparmi con forza. Me lo infilava tutto fino infondo così sentivo le sue palle contro il mio culo. Il mio cazzo tendeva la stoffa oramai bagnata. Ero venuto già una volta senza toccarmi. Poi portò le sue braccia dietro alla mia schiena e mi sollevò nuovamente. Gli tenevo le braccia strette attorno alle spalle. Sempre stando dentro di me mi portò sul grande divano. Lasciai il mio abbraccio solo quando poggiai la schiena sui cuscini. Si posizionò bene tra le mie gambe in ginocchio e riprese a scoparmi. Gemeva con la sua voce profonda. Gli piaceva stare dentro di me allo stesso modo in cui a me piaceva averlo dentro. Sentivo la sua cappella stuzzicarmi la prostata e affondare fino alle profondità del mio intestino. Poi uscì nuovamente e mi fece voltare. Stando supino con le mani sotto ad un cuscino attesi che riempisse nuovamente quel vuoto che aveva lasciato uscendo da me. «AAAAAHHH SIIII! MIO PICCOLO SCHIAVO DEL SESSO! TU SEI MIOOO! LO SENTI IL MIO SESSO DENTRO DI TE?» «SI SIGNORE! LO VOGLIO TUTTO!» Mi ansimava nelle orecchie facendomi ...