1. Soggiogato - la nascita di dea samantha


    Data: 12/08/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: amante_deipiedi, Fonte: Annunci69

    Mi chiamo Alessio, sono uno studente universitario di 25 anni e quella che sto per raccontarvi è una storia realmente accaduta; o meglio, una parte di essa non è frutto della mia fantasia…
    
    Studio architettura come fuori sede da ben 5anni; sin dai primi anni di università sono sempre stato innamorato di una mia compagna di corso, Samantha, e anche se adesso sono fidanzato con la donna che amo, Lei continua a prender parte nei miei sogni più profondi. Ve la descrivo: alta all’incirca 1,70, capelli lunghi portati fino alla vita, lisci e ramati, occhi verdi brillanti e molto espressivi, naso schiacciato leggermente all’in su, sopracciglia sempre curate, labbra sottili, sinuose, morbide e sensuali, viso leggermente affusolato e carnagione tendenzialmente scura; fisico tutto sommato nella norma, spalle strette un bel fondoschiena, una bella 3coppa c di reggiseno. Ma il suo pezzo forte, oltre al viso deciso e aggraziato, sono le gambe: lunghe, snelle, toniche ma al tempo stesso seducenti, con dei piedini meravigliosi; numero di scarpa 41, arcuati con pianta larga ma ristretta nella zona del tallone, dita affusolate e sottili, perennemente col suo smalto rosso e, quando è possibile, con indosso un bel paio di tacchi. Per me di conseguenza, feticista e amante di tutto ciò che riguarda il piedino femminile, risulta essere una Dea! …..e di li a poco lo sarebbe stata. Ma andiamo con ordine.
    
    Mi sono subito reso conto di provare un’attrazione folle per questa persona, solo che ...
    ... purtroppo da un lato non le sono mai piaciuto, dall’altro diceva di essere la mia migliore amica; capite bene che non avevo speranze. Perché non me ne sono andato? Perché non ho mai permesso che si allontanasse? Semplice, il mio lato sottomesso e ubbidiente ormai aveva preso il sopravvento: mi piaceva sapere di esser trattato male da Lei, ne ero consapevole, sapevo che ogni volta che mi chiamava per un caffè, per venire a guardare un film da me o per uscire c’era un motivo di fondo, un doppio fine…e diciamo che la cosa mi stava bene: avevo accettato il mio essere inferiore. Traevo più piacere dallo stare con Lei ad assecondare tutti i suoi capricci che non a darmi da fare per conoscere qualche altra donna. C’è chi nasce alto, chi basso, chi nasce moro e chi invece nasce biondo; chi nasce forte, sicuro e “Dominante”, chi invece come me non è altro che un sottomesso: ecco, io sono un sottomesso. Anche perché spesso avevo l’occasione di intravederle i piedini quando era distesa sul divano, o di sbirciare mentre si cambiava in camera mia, e una volta solo trovavo sempre la maniera per ricordare quanto accaduto…il che non era affatto male! Anzi, è proprio in una di queste occasioni che Lei scoprì ciò che desideravo scoprisse da tempo: il mio amore per i suoi piedini e per il suo corpo.
    
    Era venuta a casa mia in una calda sera di luglio; non uscimmo per via del caldo, decisamente troppo umido, e per via dell’esame che di li a pochi giorni avremmo sostenuto. Cenammo insieme con una ...
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