1. Soggiogato - la nascita di dea samantha


    Data: 12/08/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: amante_deipiedi, Fonte: Annunci69

    ... pizza e un paio di birre, scambiammo 2chiacchiere su delle ultime cose da ripetere e successivamente ci mettemmo a studiare: io seduto alla scrivania, Lei sul mio letto. Non feci in tempo a finire il paragrafo, subito mi girai perpendicolarmente rispetto a come ero seduto e…..la vidi: un angelo, un diavolo, una creatura eterna e perfetta, il mio sogno proibito era li, distesa supina sul mio letto a leggere qualcosa su di un quaderno, mentre esibiva le sue morbide, sinuose e vellutate piante.
    
    Evidentemente si accorse subito della mia attrazione, innanzitutto perché (senza volerlo) stavo sbavando a bocca aperta, e poi ero visibilmente scosso e in erezione completa; so che alcuni di voi staranno pensando “che schifo”, ma è la verità: è cosi che ci si sente al cospetto di una Dea del calibro di Samantha. “Tutto ok Alè?? Qualcosa non va??” – mi apostrofò . “Eh? Si ehm che c’è??” risposi io, ma troppo tardi; mi resi conto di essere in uno stato pietoso, e di poter mascherare ben poco ormai. Tutt’al più cercai una scusa, per poter tornare allo studio e sperare che Lei non si fosse accorta del mio interesse (che idiota!). Dopo qualche minuto di silenzio tornò di nuovo a parlare; chiuse il libro, accavallò le gambe e disse “Che rottura di palle, questa volta non lo passerò mai!” –silenzio – “Mi fai un massaggio ai piedi?” disse con occhi languidi e dolci. Mi si gelò il sangue nelle vene. “Che cazzo dici Samà?!” – si esatto, come un idiota che non sono altro feci anche resistenza! ...
    ... – “Ahhahahah ma tu stai fuori!” – “Dai Alè mi rilassano i massaggi ai piedi, ne avrei proprio bisogno!”. Esitai qualche secondo, ma alla fine titubante mi decisi ad alzarmi e ad andare sul letto insieme a Lei. Cosa cazzo mi prendeva?! Era una vita che sognavo quei piedi, e una volta avuta l’opportunità facevo il coglione?! Mi merito di essere uno sfigato, sottomesso e solo – pensai. Era vero. Comunque, con (finta)riluttanza le presi la caviglia sollevata in aria; non ci potevo credere, finalmente potevo toccarli, sentirne il profumo, avvertirne la consistenza. Il tempo si fermò di colpo: niente più esisteva, ne l’esame imminente, ne la mia vita, ne quella stanza e neanche tutti gli altri problemi; c’eravamo solo io, lei e il suo corpo fra le mani. “Alè??” fui destato da quella mistica contemplazione “Eh si Samà…” feci io, mentre cominciavo a massaggiarli muovendo le mani in maniera forse troppo veloce e irruenta. “Sicuro tu non stia male?? Comunque Alè, per l’amor di dio, fai con calma con quelle mani! Ci credo che non hai una ragazza, sembri uno zappatore!!” – “Scusami, è che sto nervoso…sai, l’esame e tutto. E poi scusami tanto se non ho mai fatto un massaggio ai piedi di una donna!” – “Ah quindi mi stai dicendo che preferisci farli ai maschietti?” – disse con un sorriso malizioso. “Che cazzo dici oh?? Non ti permettere a sfottere che ti picchio eh!” dissi io, idiota che non ero altro. Fu un attimo: vidi il piede che non avevo fra le mani tendersi, arcuarsi e sollevarsi, ...
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