Soggiogato - la nascita di dea samantha
Data: 12/08/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: amante_deipiedi
... farsi succhiare l’altro ed io, succube di quella vicenda, soggiogato, umiliato ma….felice.
Non ci volle molto affinchè io potessi esprimere completamente il mio piacere: il respiro si fece sempre più pesante, il cuore era come se scoppiasse dal petto; arcuai la schiena, inclinai il capo lateralmente, ogni singolo fascio muscolare del mio corpo era teso, teso come una corda di violino e fuori dal mio controllo. Serrai la presa attorno al suo piede, emisi un gemito rauco, soffocato, che pian piano si trasformò in urlo, e infine in un sibilo. Vennì copiosamente, schizzai nei boxer il mio seme a fiotti, avvertii il liquido passare attraverso la stoffa e colarmi lungo l’interno della coscia. Dell’istante successivo ricordo con precisione ciò che Lei, o meglio, ciò che Dea Samantha mi disse “No caro mio, non sei per niente come quei pervertiti di cui parlavi. A dire il vero non sei nemmeno più una persona; hai smesso di esserlo nel momento in cui mi hai conosciuto. Dall’istante in cui le nostre vite si sono incrociate, aspettavo il momento in cui ti saresti svelato per ciò che eri, il momento in cui avrei soggiogato la tua mente e il tuo corpo; e quel momento è arrivato. Da adesso in poi, tu, verme, hai smesso di essere una persona”. Quelle furono le ultime parole che ricordo; ricordo di essermi sentito vuoto, stanco, ricordo di aver provato il desiderio di voler assecondare ciò che Lei mi stava dicendo. E infine, ricordo di aver perso definitivamente le forze, e di essere crollato li, nel mio letto.
Mi risvegliai a notte fonda. Di Samantha nessuna traccia, al suo posto un biglietto….ma questa, cari lettori, è un’altra storia.
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