Una splendida giornata - Racconti Erotici

Una splendida giornata

... superiore accompagnando ogni morso con la lingua che si faceva strada delicatamente. Senza smettere di baciarla mi spostai sul suo collo, sentivo il profumo della sua pelle così vicino, il suo respiro diventava più affannoso e fremeva come se un potente brivido stesse percorrendo tutto il suo corpo. Le morsi il lobo dell’orecchio e per un momento mi concentrai su quella parte, la mia lingua si muoveva su e giu come un pennello ricalcando ogni suo lineamento. I suoi respiri sempre più profondi diventarono gemiti, riuscivo a percepire il suo desiderio.

- “allora ti piace il colosseo?” sussurrai tirandomi leggermente indietro per guardarla negli occhi.

- “quale colosseo?” rispose sorridendo. Ormai eravamo completamente attratti l’uno dall’altra, tutto il mondo intorno a noi era sparito, non contava più.

- “dai vieni” le dissi sollevandomi “aiutami con il telo”

Ancora seduta a terra mi guardò e cominciò a ridere, aveva uno sguardo divertito e imbarazzato allo stesso tempo, ci misi poco a capire perché, abbassai lo sguardo e mi resi conto di avere un vistoso bozzo nei pantaloni. Non potevo nascondere l’eccitazione di quel momento ma in fondo la desideravo e in un certo senso ero contento che lo avesse notato.

- “prendilo come un complimento” le dissi ammiccante, poi la osservai meglio e aggiunsi “io farò lo stesso con quella” indicando con gli occhi la sua zona intima. La passione di un minuto prima non aveva colpito solo me, si vedeva una strisciolina umida sui ...

... suoi jeans, prova inconfutabile che il bacio di prima aveva sortito gli stessi effetti anche per lei, che abbassò gli occhi e con uno sguardo imbarazzato ma allo stesso tempo complice disse

- “ok, siamo pari” e si alzò in piedi prendendo 2 lembi del telo per piegarlo “ora dove si va?” chiese curiosa

- “lì” risposi indicando con il dito i fori imperiali.

La presi di nuovo per mano e ci incamminammo per i fori. Lungo il percorso ci fermammo spesso, io le raccontavo un po’ di storia e lei faceva foto e selfie ascoltando distratta quello che dicevo.

Arrivati all’altare della patria vidi nei suoi occhi quello stesso stupore di prima, quando usciti dalla metro vide il colosseo per la prima volta, era affascinata dalla sua magnificenza, le misi un braccio intorno al collo e dissi

- “vedo che la gita ti piace”

- “è bellissima! e viverla con te è un sogno, dammi un pizzico, sta succedendo davvero?”

Le diedi un pizzico su un fianco avvicinandomi da dietro e le sussurrai nell’orecchio

- “era un sogno fino a ieri, ora finalmente è tutto vero”.

Si voltò di colpo e mi diede un bacio, breve ma intenso e profondo.

- “dai vieni con me, le emozioni non sono ancora finite” le dissi incamminandomi verso il retro del monumento. Lei mi seguiva con la testa girata verso il colonnato come se volesse fissare bene nella propria mente quell’immagine spettacolare.

Arrivati finalmente sul retro, presi 2 biglietti per l’ascensore panoramico e salimmo su, arrivati in cima di ...