Una storia di guerra - Sesso e resistenza
Data: 20/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Polipessa, Fonte: EroticiRacconti
... uomini non capivano bene ciò che intendesse dire… Tuttavia la vena di malinconia nella sua voce contrastava con la luce che le brillava negli occhi. I due uomini si guardarono. Soprattutto il più giovane, Jonny, a quelle parole si ringalluzzì ulteriormente. Come se la vista di quel seno non l’avesse già abbastanza eccitato. - Comunque – riprese la donna – Anche per voi soldati non deve essere facile… - Bè… No… A volte, il pensiero di chi abbiamo lasciato a casa ci uccide… - Anche mio marito è così… E in quelle poche licenze che ha avuto è subito corso a casa, da me… Un figlio per ogni licenza! – e la sua risata cristallina risuonò nella stanzetta. A queste parole l’atmosfera generale si fece più leggera. Anche Piter e Jonny si misero a ridere. - Voi siete sposati? - Si – iniziò il più vecchio – Ho una moglie a Massa e due figli piccoli. - E tu? – chiese la donna al più giovane – Una ragazza ce l’hai? - Qualcuna… - azzardò Johnny, con la spacconeria dei suoi vent’anni - Addirittura! – esclamò ironica Anna Jonny arrossì. - Bè – osservò Piter – Diciamo che qualche donna ce l’ha, ma non sono proprio sue… Diciamo che sono piuttosto “di tutti”… A questa battuta risero tutti e tre. Continuarono a parlare del più e del meno, fintantoché, da una pendola appoggiata al muro, suonarono le nove. La donna scostò la boccuccia della figlioletta dal seno e se lo risistemò nella camicetta. - Ora a nanna – disse alzandosi, diretta alla piccola, e la riportò nell’altra camera. - Ora vi devo ...
... chiedere di salire di sopra – disse Anna, una volta tornata in cucina, rivolta ai due partigiani – Aspetto una visita da parte di mia madre… Vi chiedo solo di non farvi sentire… non vorrei che si spaventasse… - Non si preoccupi, saremo silenziosi come una tomba. Vero Jonny? E ringraziando umilmente la donna per quel pasto sostanzioso si alzarono in piedi e, usciti dalla porta che dava nella stalla salirono sul fienile. Si sistemarono dietro un mucchio di fieno , sottovoce, iniziarono a parlare: - Che donna! – esclamò Jonny. - Davvero! Cinque figli e ancora bellissima. - Hai visto che tette? Mamma mia! Avrei voluto scostare la pupattola e mettermi io a succhiarle il latte! Piter sorrise: - A chi lo dici! In quell’istante sentirono il cane abbaiare nell’aia, la voce di Anna, poi una porta richiudersi. Doveva essere la madre della loro ospite. Il profumo della paglia inebriava l’aria del fienile. I due soldati, nel buio del sottotetto, continuarono a parlare ancora per un paio di minuti, poi si diedero la buonanotte e si allungarono su quel morbido e profumato materasso. Dovevano essere passati una quindicina di minuti, Piter s’era addormentato immediatamente, quando si sentì tirare per il braccio. Si sollevò di scatto, e subito s’accorse che era Jonny a toccarlo: - Che c’è? Mi hai fatto prendere un colpo! - Ascolta – rispose sottovoce il compagno. Piter fece silenzio e si voltò di lato come per permettere all’orecchio di captare tutti i rumori. Da sotto, nell’abitazione di Anna, ...