Una storia di guerra - Sesso e resistenza
Data: 20/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Polipessa, Fonte: EroticiRacconti
... nella sua voce non c’era alcuna riserva. Erano le parole di una donna che si compiace dentro di se di ciò che le spetta di li a poco… - E tu sei una troia! - L’uomo sputò un grumo di saliva sul buco del culo della amante, poi glielo massaggiò con cura - Se quel cornuto di tuo marito sapesse che lo prendi tanto volentieri nel culo ora non avreste tutti questi marmocchi! – e scoppiò in una sonora risata. Poi, afferratosi il pisello lo puntò contro il bocciolo di carne di Anna. Si appoggiò leggermente. La donna sospirò trattenendo faticosamente un gemito. - Ahh – grugnì l’uomo soffusamente. Doveva essere dentro. Il suo cazzo aveva sfondato quella barriera di carne. Le era entrato nel culo Piter e Jonny si guardarono. Il più giovane se lo menava velocemente. Quella scena lo faceva impazzire. Dalla loro posizione potevano vedere tutto. Le palle dell’uomo, molli e allungate verso il basso, iniziarono presto a muoversi ritmicamente.. sempre più veloce. E ad ogni affondo il letto si scuoteva, scivolando contro il muro. Visto da dietro, così, il culo di Anna era perfetto. Bello pieno, morbido, la fica aperta sotto i coglioni penzolanti dell’uomo. E ad ogni colpo il rumore delle palle che sbatteva sulla passera di lei: clap, clap… e lei, ad ogni botta si lasciava scappare un mugolio. Mugolii che pian piano si trasformarono in gemiti. Si allungò una mano da sotto, fino alla figa fradicia ed iniziò a stropicciarsela con forza. I movimenti delle dita erano scomposti, elettrici. ...
... Disturbati dai colpi dell’uomo che se la sbatteva senza pietà. D’un tratto la sentirono ansimare e i gemiti trasformarsi in urla trattenute e soffocate. Stava venendo. Quella scena fece impazzire il povero Jonny che, senza alcuno sforzo, se ne venne nelle mani, spruzzando bianca crema lattiginosa sul pavimento. Quanta ne aveva! Intanto Anna, sopraffatta dall’orgasmo crollò sotto il peso dell’uomo che, anche lui, finalmente sfilò il suo bestione dal culo della donna e, ruggendo come una belva, le spruzzò sulla schiena. Il respiro affannoso di Anna fu sommerso da quello dell’uomo che, una volta venuto, cadde come un peso morto sul materasso, a testa in giù e lì rimasero entrambi a riprendersi dallo sforzo affrontato. Piter, pur essendo assai eccitato, riuscì a dominare la voglia di masturbarsi. Con un gesto impercettibile sollevò il giovane compagno che a mala pena si reggeva sulle gambe, tanto era frastornato da quella scena e dall’orgasmo appena passato. Poi, silenziosamente, i due salirono le scale e tornarono a nascondersi nel fieno. Il giovincello, senza più forze, si addormentò immediatamente come un sasso. Solo Piter, che non aveva potuto svuotarsi da tanta eccitazione, aveva difficoltà ad addormentarsi e, coricato a pancia in su, non riusciva a togliersi dagli occhi quelle immagini. La schiena di quella donna, i suoi capelli mossi dalla passione… E poi quel culo! Quella figa umida! Quanto avrebbe voluto scendere da lei e farla sua! Ma non era possibile, almeno per ora… Ma il ...