Gabola erotica 2 - Racconti Erotici

Gabola erotica 2

Gabola Erotica 2

Dopo l’exploit di Giovanna che si concesse ai capricci erotici del giovane genero in crisi per inveritiera trascuratezza ricevuta dalla moglie alle prese con la fase post-partum notoriamente non facile per ogni donna, la vita erotica di quella villetta bifamiliare si era decisamente movimentata di nuove insospettabili situazioni. Da un lato vi era Raffaele che aveva potuto sperimentare il risoluto decisionismo della giovane conturbante suocera, dall’altro Giovanna con le sue ormai 44 primavere che si sentiva ancora una donna piena di femminilità ed erotismo ma, lei sì, trascurata dal marito, che aveva molto gradito, sebbene per pochi secondi, l’essersi sedutasi a cavalcare il duro uccello del genero e riceverne tutto il godimento fra le sue cosce.

Le giornate trascorrevano con la bimba della giovane coppia al centro di tutte le attenzioni di mamma e nonni ma anche e soprattutto con i continui scambi di confidenze tra madre e figlia durante i pomeriggi senza i rispettivi mariti. Valentina, fra le tante cose che intavolava con la madre, un pomeriggio disse:”Mamma, mi sa che dovrò andare da uno psicologo . . . “ Giovanna la Gi uardò preoccupata:”E perché mai? Cosa c’è che non va?” Col volto un po’ corrucciato Valentina:”Credo di non essere una moglie all’altezza della situazione, forse mi sono sposata troppo presto” Giovanna prese con serietà e preoccupazione quelle parole della figlia:”Ascolta, ormai sposata lo sei, hai un marito che ti vuole bene, una ...

... bellissima bimba e dunque devi levarti di testa queste fesserie! E perché non dovresti essere una moglie in gamba?” Valentina provò imbarazzo perché ora si trattava di aprire un dialogo un po’ difficile da affrontare con una madre:”Io non ho più voglia di fare l’amore, proprio non mi va e questo crea insoddisfazione in Raffaele, anche ieri gli ho detto di no e lui era visibilmente contrariato. Ora di sicuro mi cornificherà!” Giovanna non esitò a tranquillizzare ancora una volta la figlia in crisi di identità:”Vale, stai tranquilla che Raffaele starà sempre vicino a te e alla bambina, tu fai quel che ti senti di fare, come già ti ho detto cerca di dargli un po’ di soddisfazione anche senza un rapporto completo, lo sai come sono gli uomini no? . . . Pensano sempre a quello, dagli il contentino e vedrai che gli basterà. Però prima o poi dovrai ritornare ad essere una donna normale no?”Valentina si sentiva protetta dalle parole della madre, così decise di aprirsi a confidenze ancor più intime seppur per lei molto imbarazzanti:”Sai cosa mi ha chiesto? .

. . . Mi ha chiesto di fare sesso anale dato che non mi vanno i rapporti normali. Ma io non ce la faccio, è una cosa che non mi sento di fare!” Giovanna si trovò a sua volta in difficoltà a dare risposta a quanto aveva appena ascoltato dalla figlia, già custodiva il segreto di essersi impunentemente a lei sostituita concedendosi al proprio genero, inoltre aveva anche il problema che ogni donna ha: non dire mai tutto ciò che si fa ...