Burn the witch
Data: 16/08/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Angela Kavinsky
... era lì, ad osservarla. Era grassa, morbida; la pelle bianca brillava al chiaro di luna. Lì, bloccata nel giogo. Proprio come l’aveva avuta qualche mese prima, piegata in avanti come un cane, ora poteva essere ancora sua. «Ti prego Adam, liberami!» disse sottovoce la poveretta. Adam rimase immobile per qualche secondo a pensarci. Pensò che non aveva mai goduto come con Jane, e che gli sarebbe piaciuto stare ancora con lei, persino vivere con una come lei. Ma come? Non poteva salvarla senza confessare, e allora sarebbe stato lui ad essere arso vivo. E se fossero scappati insieme? Impossibile. Avrebbero dovuto nascondersi nei boschi per tutta la vita, poiché in tutto l’Essex fino ad Haverhill, tutti si sarebbe impegnati a dar loro la caccia. E allora, con un ghigno diabolico, tirò fuori il membro eretto dai pantaloni e si avvicinò a Jane, che iniziò a piangere. Pianse per tutta la notte. Il mattino seguente tutti gli abitanti di Parristown uscirono dalle loro case al primo canto del gallo. Con un nodo alla gola e le mani tremanti, raggiunsero il giogo. Il suo corpo era ancora lì, nel giogo; il legno si era imbevuto del suo sangue. Le sue mani ferme, immobili. Al centro, non vi era traccia della ...
... testa. I cittadini di Parristown iniziarono a sentirsi male; alcuni di essi vomitarono. Era una scena disgustosa. Betty, la sorella di Jane, si fece largo tra le persone nauseate. «Non c’entra il demonio; sono state le creature della foresta!» I cittadini sembrarono non dar credito alla ragazza. Poi, quando il sindaco fece qualche passo aldilà del giogo, notò che quella non era Jane. Il corpo lungo, scheletrico. I pantaloni abbassati. Non vi era traccia delle rotondità di Jane. «Hanno fatto giustizia! Io li ho visti!» continuò Betty. «L’hanno portata nel bosco. Lì le fate l’aiuteranno a crescere suo figlio!» I cittadini di Parristown passarono dalla ripugnanza al terrore puro. Betty sorrideva. Avrebbe potuto essere una strega. In effetti, anche Jane avrebbe potuto esserlo. Se all’inizio l’accusare Jane di stregoneria era stato solo un vigliacco gesto di fanatismo, ora le persone del villaggio iniziavano a crederci davvero. Creature della foresta, fate… Streghe. Di qualsiasi cosa si trattasse, ormai era chiaro: Parristown era maledetta. A nessuno mai venne la sciagurata idea di fare uno sgarbo a Betty, né tantomeno nessuno si mise a cercare Jane nei boschi. Ormai, le fate si sarebbero prese cura di lei.