La prima volta in quei locali 01
Data: 21/08/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: rosamatura60
... disegnandone troppo le forme, sono davvero brutta a vedersi, suono allora il campanello, come la signorina mi aveva detto e le dico che davvero non mi ci vedo con quel pezzo di stoffa addosso. Paziente mi spiega che è esattamente quello che dovrò indossare, questo è il desiderio del mio uomo e mi aiuta a tirarlo su ed a chiuderne la lampo. Non è cortissimo, arriva a mezza gamba ma è pur sempre più corto di quelli che indosso normalmente, noto che non sono previste culottes o slip e in aggiunta la ragazza mi fa infilare una giarrettiera rosso fuoco che va a posizionarsi proprio dove termina il vestito a coprire gli agganci del reggicalze, questo solo sulla gamba destra, nella sinistra rimane invece visibile quel confine tra la pelle coperta e quella nuda. Le scarpe nere, sufficientemente alte slanciano un poco la mia figura.
Mi guardo negli specchi, sembro una bella bomboniera con due gambe.
“Mi sento goffa” mormoro alla ragazza e lei al contrario mi assicura che sto benissimo e che sono molto seducente. Mi fa sedere su uno sgabello e si posiziona di fronte a me, ha già notato che le mie unghie sono curate ed ora completa l’opera con il trucco che, per mia fortuna, non è pesante e non contribuisce a rafforzare quell’immagine da vecchia tenutaria che mi sembra di avere indosso con quegli abiti.
Respiro profondamente, chiedo un poco d’acqua ed usciamo. Percorrendo dei corridoi la signorina mi conduce ad un ampio salone, mi avvisa che appena giunti mi lascerà sola e ...
... che presto il mio uomo si farà vedere.
Sono preda dell’ansia, rimasta sola sento il mio cuore battere forte, ne avverto i tonfi nelle tempie e nel petto quel vestito troppo corto, me ne accorgo ora camminando, ad ogni passo svela porzioni di coscia nuda e quella giarrettiera, me ne accorgo ora è fatta in modo da risaltare con la luce, quindi seppur nella semi oscurità sono perfettamente visibile. Diavolo d’un uomo, le pensa davvero tutto. Sono sicura che da qualche parte di quel grande salone lui sta mirandomi divertito dei miei imbarazzi. Nella mia mente appare l’evidenza, nelle sue mani, preda dei suoi desideri non sono in grado di connettere. Che ci faccio lì? Eppure dentro di me sento che sono felice di essere lì, una contraddizione, la mia vita è diventata una contraddizione perpetua. La scuola, la famiglia, gli studi…. E poi dall’altro verso lui che tutto cancella nella mia mente, il passato, la condizione, il presente.
Abituo gli occhi più che posso a quella luce fioca prima di muovere dei passi, in realtà mi sento senza forze e ne cerco angosciosamente in me. Vedo altre donne tutte vestite con cura speciale, è chiaro che un quel club si usa così, nessuna ha gli abiti che indosserebbe per uscire da casa, noto anche altri uomini, giro la testa per controllare dove possa essere lui, poi mi accorgo che questo fissare gli uomini può essere mal interpretato, come mi confermano due signori che si avvicinano a me e allora rimango con gli occhi nel vuoto non sapendo cosa ...