1. Un viaggio indimenticabile - parte 2


    Data: 24/08/2018, Categorie: Incesti Autore: Nicolas, Fonte: RaccontiMilu

    ... anno, imparai a conoscere molto bene. Eravamo perversi, e non ce ne accorgevamo, e così arrivò anche a mettermi un dito nel mio culetto, e io non dicevo nulla. Anzi..."Scusi, ho un problema al motore - si girò mentre rimuginavo su quei giochini che segnarono la mia pre adolescenza -, può controllare per favore?".Non me lo feci ripetere due volte: mi misi steso per terra e lei stavolta passava con una fica che sembrava quella di quei tempi, ma molto più matura. Da lì a mettere la lingua il passo era obbligato."Ahhhh, oddio oddio oddio, certo che sei migliorato da quando andavamo da nonnaaaaaaaaaa - sparava - che maiale che porco, bastardo che sei. Ahhh ahhhhhh".Sentivo la sua fessura nella mia carne, le sue umide labbra mescolate con la mia saliva, e la feci praticamente sedere sulla mia faccia: "E' troppooooo, così è troppoooo - continuava mentre io le titillavo anche il buco dietro alternando la falange dentro a un massaggio tutt'attorno - sto venendo non possooooo". Ansimò forsennatamente e aumentò il ritmo delle sue stantuffate: era mia.Dopo nemmeno trenta secondi sentii un urlo: "Sììììììììììììììììììììììììììì". E poi si strofinò praticamente sul mio viso. Era venuta, e copiosamente.Si riprese dopo qualche istante di sbandamento, con quelle tette che ballavano ancora strizzate nel reggiseno. Ero ancora a terra, e lei era ancora assatanata.Serviva un colpo di genio. Mi abbassai i pantaloni, inutile dire che ero eccitato più di lei. Il suo reggiseno aveva l'attaccatura sul ...
    ... davanti, non ne avevo mai visto uno così... Allora ebbi il lampo che ha sempre caratterizzato le mie performances: presi il mio pene naturalmente duro anche se, sono sincero non lungo ma grosso di larghezza e di cappella, e lo appoggiai tra i suoi seni. Lei tolse i lacci e restò finalmente tutta nuda, come mamma l'aveva fatta."Adesso devo ripulire gli attrezzi da meccanico - risi continuando la pantomima -, potrei farlo qui".E intanto avevo il cazzo tra le sue tette: mi stava facendo una spagnola, il sogno che avevo sin da quando da bimba diventò una splendida adolescente, quel travaglio ormonale che, per pudore e altri motivi, mise fine a quei giochetti mica tanto innocenti."Mamma mia che menne - dissi mescolando italiano e dialetto -, da quando avevi 14 anni che ti sognavo in questa posizione"."E allora vieni qui, che ho voglia di coccolarmelo - rispose - e ti giuro che non te ne pentirai".Stantuffavo a pieno ritmo, lei serrava i suoi seni a mo' di cuscino, mentre ero sempre più in estasi e non capivo nulla: "Che bello, che bellooooooo - ripetevo senza sosta -, cugì sei una favola".Mi trattenevo quanto più possibile per evitare di esplodere, e ci stavo riuscendo perfettamente fino a quando lei non pescò il jolly: con la punta della lingua me lo succhiava appena e mise una falange nel mio culo... come da piccoli."Nooooooooooo stronza - urlavo - sto venendo, sto venendooooo".Dopo pochissimo le venni sulle tette. Mai eiaculato tanto in vita mia. Volevo scattarle una foto per ...