1. Un viaggio indimenticabile - parte 2


    Data: 24/08/2018, Categorie: Incesti Autore: Nicolas, Fonte: RaccontiMilu

    ... immortalarla tutta così impiastricciata. Una foto magari da destinare a trofeo, da far girare via mms o mail a tutti i miei amici. Ma poi sarebbe stata la fine, l'avrei sputtanata per tutto il paese e anche in famiglia. No, non era giusto."Piaciuto - si girò ancora con la faccia piena di godimento - d'ora in poi la chiameremo l'officina del sesso".Ridemmo a crepapelle come due stupidi, stesi su quel lettino che iniziava a diventare troppo stretto. Al punto da prendere l'altro e farlo diventare modello matrimoniale."Tu sei un perverso - disse tra il serio e il faceto -, per questo motivo per fortuna tra noi non ci sarà mai amore. Perchè gli altri con cui sono andata avevano sempre freni inibitori, e tutto si risolveva in una semplice scopata. Fatta o meno con amore, ma solo una scopata. Con te è diverso. E' perversione allo stato puro".La baciai di nuovo appassionatamente, toccandole quelle tette che mi facevano impazzire. Al terzo tocco di capezzoli, sentivo che erano turgidi, e contemporaneamente anche il mio cazzo riprese vigore."Oddio - si voltò quasi vergognata mentre i nostri visi erano praticamente incollati - hai la faccia ...
    ... che puzza dei miei umori, ma puzzo così davvero?"."Senti - le risposi - questa non è puzza, è profumo di sesso. Quello che faremo per tutta la notte e la mattina di domani, e senza limiti".Si rianimò, e allargò le gambe. Poi le piegò su se stessa, dandomi in bella mostra il suo ano roseo ma già (ho l'occhio clinico) usato da altri.Le scappò una scoreggia, come da ragazzini, come quei tempi: "mmm questa sì che è puzza - la sfottevo - non sei cambiata per niente".Lei rideva a crepapelle, e poi si fece seria: "Leccamelo ora, e non fare storie".Pensavo scherzasse, a me francamente un buco appena passato da un peto un po' mi faceva schifo, ma lei insistette: "Leccalo, o non ti piaccio?".Ubbidii senza storie, e pur avendo un odore nauseabondo (chissà che aveva mangiato) lo leccai fino a metterle la lingua dentro, al punto che mi sembrava di sfiorarle le viscere..."Ecco il mio stronzo di cuginettooooo - gridacchiava - ora ti riconosco".Intanto, giocavo con la sua fica, di nuovo un fiume in piena. Lei stringeva le gambe, ma riuscivo con le due dita a trovare la vagina e il clitoride..."Ahhhhhhhhhhhhhh"... e si bloccò. Era venuta di nuovo 
«1234»