Il commesso del negozio
Data: 15/08/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: svuotocazzi, Fonte: Annunci69
Mancano ormai pochi giorni alle vacanze.
Sto tornando a casa da lavoro e sono mezzo ibernato, per l’aria fredda che oggi imperversa in città. Prima di rientrare, mi fermo a un negozio di articoli da bagno. Devo comprare un paio di cose che ho finito. Non c’ero mai entrato prima, nonostante sia proprio sul tragitto casa-lavoro che faccio ogni giorno.
Prendo i prodotti che mi servono e mi dirigo alla cassa. Il cassiere sta parlando con la cliente prima di me e io, ancora mezzo intontito dal freddo, mi metto a osservarlo attentamente. È un ragazzo alto, con due spalle ampie e un certo fisico che intravedo dai vestiti. Ha una faccia pulita, con un lieve accenno di barba, due intensi occhi neri e i capelli schiariti in un biondo piuttosto vivace. Un bel tipo, davvero: non so perché ho aspettato così tanto a entrare in questo negozio!
La signora finisce e se ne va. Il cassiere si rivolge a me con le solite parole di rito e qualche sorriso gentile. Poi quando è il momento di pagare, mi accorgo di non avere contanti e di dover utilizzare il bancomat. Glielo porgo e lui fa per inserirlo nel lettore.
“Guarda, non serve. Dovrebbe bastare appoggiarlo sopra e fa tutto da solo”, gli dico.
“Ah beh, allora lo appoggio qui sopra” risponde e mi fa un sorriso leggermente ammiccante.
“Sì, a questi aggeggi ormai non serve più alcun contatto”.
Lui fa una leggera risata, conclude l’operazione e mi restituisce il bancomat.
Altre due parole e i soliti auguri mentre sistemo i ...
... miei acquisti nella borsa e me ne vado.
Nel giro di dieci minuti sono a casa.
Mi sistemo, vado in bagno e inizio a prepararmi il pranzo. Mentre attendo che la carne finisca di riscaldarsi nel microonde, cerco il cellulare e controllo i messaggi ricevuti nelle ore precedenti. Faccio appena in tempo ad aprire Grindr che suona il timer del microonde. Lascio il telefono, prendo le cose in forno e mi metto a mangiare.
Nel silenzio del mio pranzo, sento un paio di suoni familiari venire dal telefono. Qualcuno mi ha appena contattato. Non ho fretta di rispondere, vista la fame che ho. Finisco di mangiare, sparecchio quel poco che avevo messo in tavola, sistemo tutto in lavastoviglie e mi preparo il caffè. Mentre aspetto che si freddi, riprendo il telefono e controllo chi mi ha scritto. Ovviamente un profilo anonimo, ma la sorpresa viene quando leggo i messaggi.
“Speriamo sia solo al bancomat che non piace il contatto :P” seguito da una foto del viso.
È il cassiere del negozio! Allora non mi ero sbagliato prima, stava proprio alludendo con le sue risposte.
“Non so in generale, ma posso dirti che al sottoscritto il contatto piace parecchio, soprattutto se entra nel profondo”.
“Sei simpatico! Mi sembravi più timido prima”.
“Ero congelato dal freddo e soprattutto stupito dal non averti mai visto prima”.
“Si vede che non mi faccio notare abbastanza”.
“Nono, ti si nota eccome :P”.
Andiamo avanti a chattare per un po’, contando che lui sta anche lavorando. ...