Il commesso del negozio
Data: 15/08/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: svuotocazzi, Fonte: Annunci69
... qui da te, adesso starei sollevando un po’ di pesi”
“Ma per fortuna sei qui da me” e mi riavvicino a tastargli i pettorali e a baciarlo ancora.
Lui nel frattempo finisce di spogliarsi, lasciando cadere anche i pantaloni. Devo dire che non aspettavo altro e subito porto una mano al suo pacco. E che pacco! Sotto la stoffa dello slip si riconosce un bel bastone, spesso e allungato sul fianco destro.
Si stacca ancora una volta da me e, sempre con un bel sorriso, mi spinge verso il basso. Non ho bisogno di altri chiarimenti. Mi inginocchio e gli accarezzo la mazza, sentendola fremere sotto il mio tocco. La libero finalmente dagli slip e la possente erezione mi colpisce in faccia, lasciandomi estasiato. È un cazzo lungo e grosso, con una bella cappella rosata che spunta dal glande.
Non me lo lascio sfuggire e rapido lo faccio entrare in bocca. Lo sento premere con forza sulle pareti della gola finché, con un piccolo sforzo, non lo lascio scivolare per intero dentro di me, toccandogli il pube con le labbra.
“Porca puttana!” lo sento sussurrare lì in alto e, sollevando lo sguardo, incrocio i suoi occhi fissi su di me.
Soddisfatto dalla sua reazione, inizio lentamente a succhiare. Non voglio fare in fretta e lui mi lascia scegliere il ritmo che preferisco. È un dentro-fuori scandito solo dai suoni dei miei risucchi. Dopo alcuni minuti accelero il ritmo e gli accarezzo anche le palle che, belle sode, pendono verso il basso. Il ragazzo inizia ad ansimare con forza e ...
... io ho come il timore che stia per venire. Lo faccio uscire dalla mia bocca e, tenendolo con una mano, gli succhio e lecco solo la cappella. Il suo gradimento è sottolineato dalle sue mani che, ferme sulle mie spalle, prendono a stringermi la pelle.
Dò ancora qualche succhiata e poi mi rialzo. Ci baciamo e lo sento rinvigorito dal gustare il suo sapore dalla mia bocca. Mi stringe forte a sé e torna a tastarmi il culo, introducendo un paio di dita sotto la stoffa dei miei slip per toccarmi la pelle.
“Toglili” gli sussurro all’orecchio e subito me li abbassa, scoprendomi il sedere.
Le sue mani sono libere di muoversi. Mi afferra le natiche e porta un dito al buco. Lo sento mugolare dal piacere, si separa leggermente da me, mi porge due dita da leccare e, quando le ho inumidite a dovere, le riporta al buco spingendomele dentro. Quasi stupito dalla mia dilatazione, le muove rapidamente e le fa ruotare dentro di me, arrivando ad aggiungerne anche una terza.
Decido di facilitargli l’operazione e, senza fargliele togliere, mi giro lentamente, appoggiandomi al bancone della cucina e dandogli le spalle. Mi inarco e sporgo il culo in fuori.
“Sei proprio una troia” mi dice.
“Non sai neanche quanto!” gli rispondo sfrontato.
Mi sorride compiaciuto e si abbassa dietro di me, continuando a masturbarmi il buco con le sue dita. Ci sputa contro della saliva che rende ancora più facile l’operazione. Alla fine le toglie, lasciandomi con il buco aperto e palpitante proprio ...