1. Il mio processo di femminilizzazione ed i collegi in ufficio


    Data: 26/08/2018, Categorie: Trans Autore: angietrav, Fonte: Annunci69

    ... calore che mi sale al viso. Cerco inutilmente di allontanarlo, celando la verità, dicendo “ma che dici!”. E lui, “senti, cosa credi che non ti vedo? guarda i tuoi occhi, le tue sopracciglia e le mani, che sta succedendo, dimmi!”. Non ce la faccio più a nascondermi. Gli dico solo che “adesso non posso spiegare, meglio se vieni a casa mia stasera verso le 19”. E lui, “va bene ci sarò, son proprio curioso di sapere cosa è che stai combinando, sei così strano ultimamente. Sempre col pensiero altrove e silenzioso”. Abbasso lo sguardo e gli dico che devo andare adesso, non ce la faccio più di stare in ufficio, troppo emozionata e non avrei il coraggio di incrociare gli sguardi degli altri colleghi e colleghe.
    
    Sono le 4 del pomeriggio, corro a casa col cuore in gola, per la emozione ed eccitazione. Cosa gli dirò a Roberto, mi capirà, o si arrabbierà e mi sputtanerà mandando in frantumi la nostra amicizia?
    
    Bene, ho deciso, libero Angie e lui quando arriverà non troverà Angelo, il collega e amico che conosce, ma Angie. Spero mi capisca. Mi faccio quindi bella, il meglio che posso. Come sempre mi lavo per bene fuori e dentro (lunghi clisteri). Crema dappertutto. Mi trucco con tutta la attenzione possibile. Un trucco sobrio, da signora. Però mi eccito al vedere i miei grandi occhi da cerbiatta che luccicano. Metto la parrucca nera con i capelli lunghi fin sulle spalle ed un poco mossi. Un vestito rosso attillato, però corto, sotto perizoma rosso ed autoreggenti beige trasparenti. ...
    ... Scarpe décolleté rosse con tacco de 8 cm. Mi vedo attraente però non volgare, una MILF direi. Sul tavolo, in sala, ho messo due bicchieri ed una bottiglia di vino bianco fresco, per rasserenare gli animi.
    
    Sono le 7 in punto, suonano al citofono, è lui. Rispondo con la mia voce maschile, "vieni è aperto". Lo aspetto dietro la porta. Apre, entra e chiude la porta. Mi vede, resta interdetto, ciao dico io, abbassando gli occhi, e questa volta con voce femminile. "Si sono io, Angie". “Mio dio!” esclama lui, “già immaginavo qualcosa di simile, però non così bella ed attraente, Angelo, no scusami Angie”. E’ imbarazzatissimo e rosso in viso. Anche io sono imbarazzata, però già sollevata, mi sono tolta un peso. Adesso lui sa, e speriamo che capisca. Lo prendo per mano, mi guarda le unghie ben curate e con lo smalto rosso corallo, ed il braccialetto dorato, “vieni andiamo a sederci al tavolo e ti racconto”. Sorseggiamo il vino ed io fumo una sigaretta dietro l'altra. Gli racconto del mio processo di femminilizzazione, la mia storia di una sempre nascosta femminilità fin dalla adolescenza. Adesso sono sola per lavoro in città e, carpe diem, approfitto per dare libero sfogo alla mia bisessualità con la quale convivo da sempre. Mi sento sempre più donna e sempre più mi piace piacere ad i maschi. Mi piace vederli eccitati dalla mia presenza ed essere posseduta da loro come una femmina. Lui non dice niente, mi guarda, mi scruta, pensa e, se all’inizio aveva un sorrisetto sarcastico sul ...
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