1. Il mio processo di femminilizzazione ed i collegi in ufficio


    Data: 26/08/2018, Categorie: Trans Autore: angietrav, Fonte: Annunci69

    ... viso, quel sorrisetto è piano piano cambiato in movimenti inconsapevoli delle labbra inumidite e morse dai denti. Percepisco una eccitazione che cresce, e capisco che per lui questa situazione è una assoluta ed imprevista novità. Dentro di me sento che sto vincendo. Finisco il mio racconto dicendogli che spero che capisca e che mantenga questo mio segreto tra noi due, e che non dica niente ai colleghi in ufficio. Mentre lo guardo penso, e se ora questo mi ricatta o mi sputtana in ufficio? Potrei anche mettere a rischio la mia professione.
    
    Però, niente di tutto ciò. Mi prende la mano, sento una vampata di calore che mi inonda il viso ed il petto. "Angelo, no scusa Angie, non ti preoccupare" dice lui, "ti voglio lo stesso bene come amico, però non posso negare che così come sei mi attrai anche come uomo. Sei veramente sorprendente per come sai cambiare, se ti incontrassi per strada non ti riconoscerei". Gongolo di gioia! E’ vero, quando divento femmina, mi piaccio, mi eccito e non smetto mai di sorprendermi per come divento femminile. E’ anche vero che i lineamenti gentili del mio viso, fin da bambino, hanno attratto le attenzioni di certi uomini.
    
    Sempre tenendomi la mano, si alza, viene verso di me, mi fa alzare, mi stringe a se per la vita, così forte da togliermi il respiro. Focoso, mi bacia a lungo, con la lingua in bocca, come per vincere le sue remore e cedere alla tentazione che non sa reprimere. Ci baciamo, ormai mi sento tranquilla e mi lascio andare. Adesso le ...
    ... sue mani scendono tremanti di eccitazione, sono sotto la gonna, corrono giù e su per le cosce e poi palpano forti il culo. Non azzarda ad andare oltre per il momento. Io so solo gemere, “oh Roberto caro, che contenta sono e che paura avevo”. Non dico altro per non rompere l’incantesimo. Gli chiedo solo un momento, vado in bagno a rivedere il mio trucco, non voglio deluderlo proprio adesso. I suoi baci mi hanno infatti scompigliato il rossetto, cosa che mi fa stare male. Sistemo quindi di nuovo la bocca, con matita di contorno leggermente più scura del rossetto rosso corallo. Torno di la, in soggiorno. Roberto è seduto, sta sorseggiando il vino e fumando una sigaretta, lui che di solito non fuma. "Posso aiutarti a pulirti la bocca dal mio rossetto?", così facendo mi avvicino di nuovo alla sua bocca, lui non si ritrae, anzi ... eccitato penso io. “Caro, spero di non averti deluso e che manterrai il nostro segreto quindi”. “Non ti preoccupare”, dice lui. E così dicendo mi carezza le cosce insinuando le mani nel mezzo, e questa volta sì, carezzandomi anche il clitoride. Alzati mi dice. Lui resta seduto e mi squadra, mi fa girare, mi tira su la gonna, mi guarda il corpo. "Accidenti Angie, mi ecciti, non lo avrei mai pensato ed è la prima volta per me". "Anche per me" dico, con un amico di Angelo che adesso è Angie … Io capisco che è il momento, lo faccio accomodare sul divano, mi inginocchio e gli carezzo i pantaloni, sento il suo cazzo già duro (dentro di me rido, ... ma guarda ...
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