1. Il mio processo di femminilizzazione ed i collegi in ufficio


    Data: 26/08/2018, Categorie: Trans Autore: angietrav, Fonte: Annunci69

    ... che cazzo piccolo c'ha Roberto...). Mi lascia fare, gli chiedo se posso aprire. Mi fa cenno di sì, ma non dice niente. Silenzio denso di emozioni tra noi due adesso, come la prenderà? Mi azzardo. Apro i pantaloni, tiro fuori il cazzo e comincio a leccarlo e succhiarlo dolcemente. Roberto non dice niente, non oso guardarlo. Però nemmeno mi ferma, mi lascia fare. Sento che si eccita, lo succhio come so fare io, e so che piace molto ai maschi, spesso mi dicono, con mio sommo piacere, che lo faccio meglio delle loro mogli. Però questo al mio amico non lo posso chiedere. Poggio quindi il cazzo sulle mie labbra rilassate e socchiuse. Con una leggera pressione lo faccio entrare avendo cura di non aprire le labbra e lasciarle ben aderenti alla cappella. La tengo dentro e faccio roteare la lingua attorno alla corona della cappella. Comincio a pompare lentamente facendo entrare il pene fino a metà. Faccio tutto lentamente, un poco timida, avendo cura di percepire l’umore del mio amico. Poi d’improvviso faccio entrare il cazzo tutto nella mia gola profonda fino a toccare il suo pube con la bocca, e sempre tenendo le labbra ben aderenti (io penso che penetrare la mia bocca deve essere come metterlo nella vagina e no come se io stessi mangiando una banana). Il mio amico adesso geme, è eccitato, sento il suo respiro ansimante ed il pulsare del pisello. Uuuuhhhh, sta venendo! ... un urlo strozzato. Mi fermo con il cazzo ben piantato dentro la bocca ed ingoio tutto il caldo seme. Con le ...
    ... labbra strette in fondo al pene torno su facendo uscire le ultime gocce, avendo cura di non toccare la cappella, troppo sensibile in questi momenti, che lo farebbe ritrarre e scappare subito. Invece Roberto resta lì, beato, assaporando l’orgasmo prodotto dal suo collega! e da come mi carezza le spalle capisco che gli è piaciuto. Però per timidezza, ed un po’ di imbarazzo di tutti e due, restiamo in silenzio. Adesso oso guardarlo negli occhi, un sorrisetto dolce da parte mia, subito corrisposto. Sussurro “ti è piaciuto?”. Mi rassereno molto quando lui mi dice, “stupendo Angie, nemmeno mia moglie lo sa fare come te…”. Gioisco dentro. Sollevata e cosciente della mia femminilità vado in bagno e mi rassetto.
    
    Sono le otto di sera passate, lui deve andare, ha la famiglia a casa in attesa, ed io magari ancora emozionata potrei anche ricevere qualche visita serale. Ci guardiamo, adesso con aria complice. Lui mi dice solamente di fare attenzione in ufficio, "per lo meno di non arrivare con gli occhi truccati, ‘ché si vede", ed i colleghi, soprattutto le colleghe, parlano. E’ stato così che la amicizia con Roberto si è rinsaldata e “approfondita” essendo complici del nostro segreto. Lui viene spesso a casa mia ed ha imparato a farmi l’amore come si deve. Non ho mai osato di chiedergli il fisting. Voglio che il nostro rapporto resti nei limiti di un amore tra un maschio etero ed una femmina particolare come me, a complemento di sua moglie (mmm ...). Roberto ha anche voluto assaggiare il ...
«1...3456»