1. Un carabiniere una sera d’estate…


    Data: 21/09/2017, Categorie: Trans Autore: passivocaserta, Fonte: Annunci69

    Prima di iniziare il mio racconto, per dovere di cronaca – e di sincerità- devo precisare che su di me la divisa ha sortito sempre un grande fascino; mi riferisco al fatto che ho trovato sempre irresistibili poliziotti, carabinieri, finanzieri, arruolati nell’esercito, pompieri ed anche vigilanti, purché ovviamente boni e giovani o tutt’al più giovanili. Insomma la divisa per me contribuisce ad accrescere enormemente il desiderio di un maschio già bono e desiderabile di per sé.
    
    Avevo avuto già esperienze con maschi in divisa. So di cosa sto parlando.
    
    Nei primi giorni del mese di Luglio, in una serata afosa e senza impegni, decisi di realizzare un mio desiderio un po’ folle ma molto eccitante: travestirmi ed uscire con l’auto alla ricerca di situazioni eccitanti.
    
    Parte dell’eccitazione derivava dal fatto che non ero mai uscito trav perché fino a quel momento mi ero travestito solo nel privato delle mura domestiche. Quella sera, forse a causa di una di quelle intense noie estive dove si arriva a percepire un senso profondo di vuoto, decisi di osare. Accadesse quel che doveva accadere.
    
    Indossai un vestitino scollato in raso nero, corto , con applicazioni dorate a motivi greci stile versace, un paio di calze a rete con il filo nero posto centralmente sulla parte posteriore, un paio di sandali color oro, una parrucca nera liscia lunga , un make up non pesante ma fatto a regola d’arte –stile orientale- e una spruzzata di un profumo ad essenze floreali dove le note base ...
    ... predominanti erano il bergamotto, il giglio bianco e l'orchidea.
    
    Il primo ostacolo da superare era riuscire a guidare con quelle scarpe: non avevo mai guidato con tacchi a spillo alti ben 14 centimetri. Tuttavia quella sera dovevo vincere una batatglia con me stesso, dovevo superare delle paure che non avevo mai avuto il coraggio di affrontare.
    
    Salii sulla mia utilitaria, compagna di viaggio da diversi anni, e uscii di casa.
    
    Il mio cuore era preda ad una tachicardia. Se durante il tragitto qualcuno mi avrebbe riconosciuto, cosa avrei detto? Cosa avrei fatto? Non potevo permettere a quei pensieri di occuparmi la mente altrimenti mi sarei rovinato una serata che doveva essere di divertimento e di relax.
    
    Per stare tranquilla decisi di giocare fuori casa, avrei preso l’autostrada a Caserta Sud alla volta di Napoli, città che la sera diventa ancora più affascinante ed eccitante del solito.
    
    Mentre stavo attraversando Viale Carlo III in direzione del casello autostradale, intravidi da lontano una macchina dei carabinieri appostata lungo il vialone.
    
    Cominciai a tremare, pregando che non mi fermassero per controlli proprio quella sera. Ovviamente avevo tutto in regola: assicurazione, bollo, revisione auto, patente, etc. Ma se mi avessero fermato e chiesto i documenti, come avrei giustificato il mio abbigliamento?
    
    Quando si dice che uno le cose se le chiama: un carabiniere col berretto che gli copriva mezzo viso esibendo e muovendo la paletta in direzione della mia ...
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