L'impiegato sfigato
Data: 30/08/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: maialazzo
Lavorare nella stessa azienda della tua fidanzata a volte non è facile, specialmente se la fidanzata è come la mia Alessia. Anche se la conosco da molti anni e so quanto sia una ragazza per bene, molti colleghi, vedendola sempre vestita con minigonne e canottiere aderenti, fanno commenti e maldicenze su di lei. Io, anche se lavoro al piano di sopra in un reparto diverso, mi trovo spesso a doverla difendere contro le allusioni che si porta dietro. Alessia non ha ancora compiuto i trent'anni, mentre io vado per i quaranta, quindi capisco che la gente possa pensare di avere una sorta di lasciapassare verso di lei. Infatti ho il mio nomignolo in ufficio: mi chiamano il cornuto, ma io lascio perdere perchè so che è solo l'invidia che fa parlare i colleghi, visto che fra pochi mesi Alessia sarà finalmente tutta mia, e diventerà la signora Masello, mia moglie.
Negli ultimi tempi correva voce che l'azienda si sarebbe ridimensionata, lasciando a casa la metà degli impiegati. Potete immaginare il fervore che queste voci crearono. I dirigenti tenevano le bocche cucite ed in particolare l'ing. Lotti, un sessantenne ciccione pelato che tutti odiano ma che in fin dei conti, essendo il responsabile del personale, conosceva sicuramente ogni dettaglio della vicenda. Mentre tutti si dannavano l'anima per compiacere l'ing. Lotti, facendogli piaceri e zerbinandosi davanti a lui, io e Alessia utilizzammo un approccio più fantasioso, ma che speravamo fosse più efficace. L'idea era quella di ...
... metterci in una posizione di potere nei suoi confronti, così che non potesse più toccarci: pensammo così al più classico dei ricatti. L'ingegnere era un noto porco e si rumoreggiava che fosse anche un puttaniere.
Comunque tutte le donne dell'azienda avevano subito avances da lui, ed Alessia non era da meno, anzi: più di una volta l'avevo visto mentre provava ad infilarle una mano dentro le mutandine, anche in mia presenza! Lei, spigliata e sveglia com'è, trovava sempre la battuta giusta per farlo desistere senza arrabbiarsi. Pensammo così di utilizzare Alessia come esca per fare in modo che lui si spingesse oltre il lecito mentre io avrei documentato il tutto, per poi metterlo di fronte alle evidenze e costringerlo così a non licenziare noi. Io sono appassionato di fotografia, così iniziai a mettere a punto il piano ed il materiale necessario per documentare l'evento. Dovevo trovare un posto discreto ma anche di facile accesso: pensai che in auto fosse la cosa migliore, e, se avessi trovato un punto di appostamento adatto, il grande parcheggio della nostra azienda poteva essere perfetto. Individuai una vecchia cabina del telefono, senza più il telefono, e la foderai con i giornali in modo da creare un punto di osservazione indisturbato, ma dal quale la mia fotocamera aveva vari accessi.
Il compito di Alessia era quello di aspettare l'ingegnere all'uscita dell'ufficio, convincerlo a salire in macchina con lei, e poi, una volta parcheggiato vicino alla cabina, riuscire a ...