1. Racconto di una storia porcella


    Data: 30/08/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... ragazzo vicino ai trentacinque anni, racconta la sua vita quasi divertito.
    
    “Anche se la prima volta che ha voluto che glielo prendessi in bocca lo ho odiato, poco dopo lo ho amato perché è stato lui a farmi scoprire quanto mi piacesse obbedire ai suoi ordini e quanto desiderio avevo di giocare con un altro maschio”.
    
    “Quindi nella comunità ci stavi con tutti?”
    
    “Praticamente si.”
    
    “Ma i preti?”
    
    “Mai accorti di nulla. Era come se non ci fossero. Facevano tutto gli educatori. A parte uno che, venuto a sapere cosa mi facevano, un giorno mi convocò nel suo ufficio.”
    
    Quel sacerdote però non aveva alcuna intenzione di far cessare le vessazioni che Lorenzo subiva, voleva semplicemente aggiungere il suo contributo personale. Così dopo essersi fatto raccontare ogni particolare di quanto gli accadeva, anche i più scabrsi, alla fine, sempre fissandolo negli occhi, gli ordinò di spogliarsi perché voleva controllare il suo corpo e concluse l'ispezione con una decisa anche se rapida penetrazione.
    
    “E da quel giorno ha cominciato a convocarmi nel suo ufficio un giorno si e uno no. Le prime volte mi è anche piaciuto poi è diventato di una noia mortale. Faceva sempre, ma proprio sempre la stessa cosa. Chiudeva a chiave la porta, mi faceva tirare giù i pantaloni e si metteva dietro di me. Mi spingeva la testa verso la scrivania per farmici appoggiare sopra e poco dopo mi bagnava con la saliva e mi prendeva. Durava sempre pochissimo e ce l'aveva piccolino. Ma non me lo ha mai ...
    ... fatto vedere. Appena fatto usciva, si sistemava e per dirmi che potevo tirarmi su mi dava uno sculaccione. A quel punto dovevo ricompormi, ringraziarlo, salutarlo e andarmene. Lo fece per quasi quattro anni… Però ogni tanto, la domenica, mi portava al cinema. Solo me. In sala, appena si spegnevano le luci dovevo aprirmi la cerniera e mettermi o la giacchina o una felpa sopra e lui mi toccava in continuazione. Cercava di non farmi venire, ma qualche volta non si è fermato in tempo. In quelle uscite mi aveva ordinato di non mettermi le mutande. Quando sentivo le sue mani sul mio uccello mi piaceva moltissimo e mi restava duro per tutto il tempo. Le prime volte ero preoccupato pensando che, se c'erano dei vicini, potessero accorgersi della cosa, ma con il tempo questa possibilità mi eccitava ancora di più e credo intrigasse anche lui.”
    
    Devo dire che mentre Lorenzo mi raccontava queste cose, sdraiati sul letto, con la mia mano che lo accarezzava, mi eccitavo moltissimo e dovevo interromperlo per chiedergli di succhiarmi e lui lo faceva immediatamente e nel migliore dei modi possibili. A volte bastava una decina di minuti per farmi rilassare e per fargli continuare la sua storia, altre volte sentivo proprio la voglia di concludere e poteva essere direttamente nella sua gola o nel suo culetto. Ma non mi dispiaceva nemmeno osservarlo completare la sega con la mano e vedermi schizzare, magari sulla sua faccia. Poi poteva riprendere la storia.
    
    E la sua narrazione era precisa, ...