Racconto di una storia porcella
Data: 30/08/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales
... occasioni si vestiva come noi e non si poteva capire che era un prete, anzi, si spacciava per mio padre.”
Di queste uscite mi parlò molto e, forse, ognuna di esse meriterebbe un racconto. Ma ci vorrebbe troppo tempo. Ma non si sa mai…
L'acquisto di una giacca, fatta da un sarto amico del prete è quella che mi ha soddisfatto di più.
“Oggi ti compro una giacca. Una giacca speciale. Fatta su misura per te. Di quelle che si fanno sempre di meno. Oggi si compra tutto pronto...”
Mi portò in un laboratorio che conosceva bene. Un gentile sarto, decisamente anziano, ci mostrò della stoffa grigia e quindi mi disse che doveva misurarmi per poter preparare la giacca.
“Vai nel camerino. Fai come sempre...”
Prima di entrare il ragazzo provò a chiedere timidamente se doveva fare proprio come sempre: “tutto tutto?”
Lo sguardo fu così esplicito che non gli restò che obbedire.
“Hai fatto?”
“S… si.”
“Vieni, vieni che adesso ti prende le misure.”
Uscì con le mani davanti, per coprirsi almeno un pochino, ma un deciso “bene le mani lungi i fianchi.” lo fecero avanzare e ammirare in tutta la sua splendida giovanile nudità ai due uomini.
“Proprio un bel ragazzo.”
“E ubbidiente e assai servizievole.” aggiunse il don.
Il sarto mi fece indossare una camicia e poi iniziò a prendere tutta una serie di misure.
Quando aveva quasi finito abbassò lo sguardo e prese nella conca della mano il pacco del ragazzo: “tutto ben depilato… Ti piace depilarti?”
“Guardai ...
... don Felice che rispose per me.”
“Si, gli piace. E piace anche a me. Da un aria pulita e più fresca. Di gioventù. Sembra ancora più giovane dei suoi anni.”
Quelle mani scarne e rugose si spostarono dai genitali e accarezzarono una gamba per terminare sui glutei prima di ritirarsi.
“Eh si! Carne fresca. Profuma di gioventù. E' da tanto che ce l'hai?”
“Da qualche mese.”
“E vieni ancora da me?” disse stupito il vecchietto.
“Mai buttare via niente… e poi noi ci conosciamo da così tanti anni… come potrei rinunciare al tuo sederino...”
Fu allora che Lorenzo capì che il sarto era uno degli amanti a cui aveva accennato il prete.
I due uomini si avvicinarono e cominciarono a baciarsi. Il sarto, con difficoltà cominciò a sbottonarsi la camicia che l'altro tolse subito e, dopo essersi aperto i pantaloni, seduto su una sedia, li tolse e fece altrettanto con scarpe e calze. Anche lui era completamente senza peli e… senza slip. Il prete gli si avvicinò e lui, lentamente, iniziò a spogliarlo. Prima il giubbotto, poi gli aprì la camicia. Passò ai pantaloni che aiutò a far scendere. Si piegò per togliergli le scarpe e poi le calze. Si alzò e completò il lavoro con la camicia. Il ragazzo osservò che era ben messo in quanto a dotazione ma spostò subito lo sguardo su don Felice. Era la prima volta che lo vedeva completamente nudo.
Era peloso dappertutto...
“Facciamo presto, oggi non ho molto tempo.”
Il vecchietto annuì e, sedutosi nuovamente sulla sedia iniziò a ...