1. Dopo la mostra


    Data: 30/08/2018, Categorie: Lesbo Autore: singlebsx58roma, Fonte: Annunci69

    Quella sera Anna non riuscì a prendere sonno. Quanto era successo non era minimamente nelle sue previsioni.. Dopo che avevano fatto l’amore erano rimaste a coccolarsi in camera. Poi al momento di andar via, Ana la invitò a rimanere a cena. Non era un problema dal momento che i genitori erano andati a teatro e lei avrebbe dovuto cenare da sola. Quindi accettò con piacere, ma le sorprese della giornata non erano finite.
    
    Sarà stato il vino, il peperoncino messo nelle empanadas, l’atmosfera calda della musica sudamericana, fatto sta che come nel film “Il postino bussa sempre due volte”, il tavolo della cucina, semi sparecchiato dai residui della cena, fu testimone e spettatore di una ulteriore performance amorosa tra le due amiche.
    
    Adesso era già più di un’ora che si era messa a letto e non prendeva sonno. Si girava e rigirava. Lei che come toccava il cuscino dopo 5 minuti dormiva.
    
    “Ma che mi sta succedendo?” si chiedeva. Lei che non aveva mai pensato possibile far l’amore con un’altra donna. E ripensò a tutte le volte che si era masturbata pensando al cognato di suo fratello, oppure al suo attore preferito.
    
    Ed inevitabilmente il pensiero andava ai suoi rapporti con gli uomini.
    
    Sandro il suo primo ragazzo era passionale, ma troppo, troppo possessivo e geloso. Bruno era l’esatto opposto.
    
    Poco passionale, e anche molto menefreghista.
    
    Ecco ora comparire Ana. Pensò all’intensità dei suoi baci. Alle sue attenzioni, alla sua dedizione nel dare piacere, alla sua ...
    ... capacità di guardarti dentro.
    
    Era confusa. Guardò l’orologio: le 2 e 40. Si alzò, andò in cucina e bevve un bicchiere d’acqua.
    
    Ritornò a letto, ma i pensieri tornarono. Infine verso le 3 e 50, Morfeo pietoso se la prese tra le sue braccia.
    
    “Buongiorno dormigliona, sono le 9 e 30. Sarebbe ora che t’alzi” disse la madre aprendo la porta della sua camera, “Ma mamma oggi è domenica” “E allora? Non ti basta? Quando siamo rientrati eri già a letto” “Mi ero appena coricata, ma ho preso sonno molto tardi” “La colazione è pronta” “Uffa, arrivo”.
    
    Si mise il pigiama e andò in cucina. Salutò il padre.
    
    “Allora come è andata a Teatro?” “Divertente fortunatamente, e a te come è andata?” “Bene è stata una visita molto interessante” “Ma non hai mangiato niente ieri sera?” chiese la madre. “No, ho mangiato da lei”.
    
    Padre e madre incominciarono un piccolo interrogatorio da cui lei si sganciò con la scusa di andare al bagno.
    
    Quella domenica avrebbe dovuto studiare, ma concluse ben poco. Nel primo pomeriggio recuperò un po’ di sonno, poi tentò di studiare, ma come nella notte appena passata la mente vagava, era incapace di concentrarsi. Era sola in casa.
    
    Ad un tratto si alzò dalla scrivania, si tolse il pantaloncino del pigiama e si stese sul letto. Chiuse gli occhi, porto una mano alla vagina e cominciò a carezzarsi mentre con l’altra mano si carezzava il seno. Ad occhi chiusi vedeva il viso e le labbra di Ana. Le furono sufficienti un po’ di massaggi al clitoride per ...
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