1. Dopo la mostra


    Data: 30/08/2018, Categorie: Lesbo Autore: singlebsx58roma, Fonte: Annunci69

    ... esplodere in un orgasmo.
    
    Si sentì relativamente paga e tornò allo studio. Ma quella che pensava fosse una parentesi, si rivelò ben presto una malattia. Si ritrovava spesso a pensare ad Ana. Durante lo studio o le faccende di casa, finanche
    
    durante la visione della tv, col pensiero si estraniava.
    
    Finché il mercoledì seguente mentre era in accademia ricevette una telefonata da Ana. “Ciao, come stai?” “Molto bene, tu?” le rispose, “Anche io, grazie. Sai ti ho pensata” “Anche io” rispose Anna ammaliata dalla voce di Ana, da quel suo italiano con una forte influenza di spagnolo. “Telepatia?” disse Ana. Risero entrambe, poi sempre Ana “Mi piacerebbe rivederti” “Anche a me, vogliamo fare questa sera?” “Muy bien, si cena insieme?” “Si”.
    
    Verso metà meriggio, al rientro della madre dal lavoro, si preparò e le comunicò che sarebbe andata a cena a casa di Ana. “Come mai?” le chiese la madre, “E’ molto preparata in storia dell’arte e può darmi una mano per lo studio” tagliò corto la figlia.
    
    Dal momento che scese dal bus e s’incamminò verso il cancello, il cuore prese a batterle più forte. Arrivò su, suonò il campanello, si aprì la porta. “Ciao Anna” “Ciao” “Che fai non entri?”. Il tempo di chiudersi la porta alle spalle e si ritrovarono incollate per le labbra. Poi carezze ed abbracci. Lentamente, quasi restando unite per le labbra, si spostarono in camera da letto. E qui fu battaglia dei sensi.
    
    Poi venne la quiete dopo la tempesta che le trovò sdraiate una sull’altra. ...
    ... Ana che delicatamente carezzava il viso, le sopracciglia, la bocca dell’amica italiana.
    
    “Sto molto bene quando sto con te. Dai un senso allo scorrere delle giornate, alla mia vita”. Si aspettava che anche Anna dicesse qualcosa, ma lei non aprì bocca. “E tu?” incalzò Ana. “Si…anch’io sto bene” “Ma?” chiese Ana non sentendola convinta. “Non sono sicura. Non so cosa provo, cosa mi sta succedendo” “Ehi? Guarda che ti ho solo chiesto se stai bene. Che è quello che conta di più quando stiamo insieme. Per il resto lascia fare al tempo. Come dite voi in Italia ‘se son rose fioriranno’. L’importante è che tu viva la tua vita, che sii quella che ti senti di essere e non rinunci ai tuoi sogni”.
    
    Si alzarono ed andarono in cucina per preparare una frugale cena a base di formaggio e insalate, accompagnati da un Barbera.
    
    Dopo cena andarono a prendere il caffè sedute sul divano in salotto, e sfogliando l’album di foto erotiche un certo calore cominciò a serpeggiare all’interno di Anna. La voce leggermente rauca e mascolina di Ana, che commentava le foto con quella cadenza spagnola non faceva che aumentare l’eccitazione e la tensione erotica. Ad un certo punto Anna bloccò la mano di Ana, le tolse con ferma determinazione l’album e lo pose sul tavolinetto. Poi la guardò un attimo negli occhi, quindi le si buttò addosso, le bocche si cercarono e le lingue combatterono.
    
    Poi presa da insolito furore le tirò su il vestito, si mise in ginocchio e affondò il suo viso tra le cosce di Ana. ...