La capa
Data: 22/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: manuelrizzoli, Fonte: EroticiRacconti
... facendo tanto sesso, scopando quanti più uomini e quante più donne possibile, cercando di vivere quindi sempre senza rimpianti perché, diceva lei, “da un momento all’altro tutto potrebbe finire”. Come darle torto. Dietro alla scrivania di Laura c’era una porta che conduceva a un piccolo corridoietto dove, a destra c’era il bagno, e, in fondo, l’ufficio di Elena. Io, come detto, stavo nel magazzino a 3 Km di distanza, ma almeno una decina di volte al giorno tornavo in sede, sia perché qui vi era la mensa, sia per organizzare le spedizioni con la produzione ma, soprattutto, con Elena, con la quale avevamo iniziato, gioco forza, una stretta collaborazione lavorativa. Questo aveva comportato di conseguenza, a un avvicinamento notevole e ad avere sempre più confidenza e un rapporto molto stretto e, grazie anche a Laura, spesso e volentieri si arrivava a fare battutine a sfondo sessuale o, comunque, con una certa malizia. Nel frattempo Elena aveva anche iniziato ad andare in palestra ormai da un annetto (eravamo ormai arrivati all'aprile 2002) e sentendosi probabilmente più in forma cominciava a indossare abbigliamenti che mostrassero sempre di più, mai volgari, sempre con una certa classe. Essendo comunque la sorella del capo, nonostante una certa complicità, evitavo commenti sulla sua persona ma la verità era che quella donna era veramente uno spettacolo, non per niente era ambita da tutti sia in azienda ma anche da clienti e fornitori. Un giorno entrai nell'ufficio di Laura ...
... per sbrigare alcune pratiche e lì trovai anche Elena la quale guardandomi esclamò: - "oooh ecco la mia passione!" Bastò un cenno con gli occhi da parte di Laura per farmi capire che Elena mi avrebbe portato a letto anche sul momento. Evidentemente si erano parlate, chi lo sa. Fatto sta che il giorno stesso, complice anche la rottura del telefono di là in magazzino, mi feci dare il cellulare di Elena in modo da poterci sentire, ovviamente PER LAVORO, anche via sms. Nei giorni seguenti ci scrivevamo tipo 50/60 messaggi al giorno in cui piano piano si capiva sempre di più il suo interesse fino a che arrivò il giorno in cui lei scrisse una frase: "io qui non conto niente anche se sono la sorella del capo" Io risposi di getto: “allora anche io posso darti ordini?” La sua risposta fu abbastanza esplicita: "tu puoi dirmi quello che vuoi" Non mi lasciai sfuggire l’occasione e entrai deciso: "allora adesso vengo di là e ti bacio". Senza aspettare la sua risposta salì sulla macchina aziendale che usavo per gli spostamenti da un capannone all’altro e volai letteralmente verso la sede stabilendo probabilmente il nuovo record mondiale di velocità sui 3 Km in auto. Mentre parcheggiavo arrivò la sua risposta: "Se ci provi ti faccio licenziare", ma io ormai ero arrivato... Tra l'ufficio di Laura e quello di Elena, come detto, c'era questo piccolo corridoio con una porta che separava la reception, dove stava Laura. Ovviamente anche l’ufficio di Elena aveva una porta. Entrambe in quel momento ...