1. L'inesperto cazzo della matricola nel suo navigato culo.


    Data: 05/09/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    I due ragazzi arrivarono davanti alla guardiola di Stefano, l'anziano bidello dell'Istituto.
    
    “Ciao Stefano!”
    
    “Ehilà, ciao Andrea, tutto bene?”
    
    “Benissimo. Ti ho portato Luigi. Ha sentito parlare del mastro deretanus e non ci credeva, così ho pensato che potevi raccontargli qualcosa...”
    
    “Hai fatto bene. E così non credi al mastro deretanus?”
    
    “No, non è che non credo ma mi pare un'esagerazione. Almeno quello che mi ha detto Andrea. Mi sembra impossibile...”
    
    “Eh, voi matricole sempre a dubitare...”
    
    Così, spostatosi dalla sua seggiola e messosi a sedere su una panca dell'atrio iniziò il suo racconto.
    
    “Ormai sono quasi quarant'anni che sono qui e ne ho viste tante ma questa è forse la migliore. Negli anni settanta la goliardia tra universitari era molto in voga e, non so nemmeno io come sia cominciata, ma ad un certo punto qualcuno si è inventato che per far terminare uno dei tanti processi che si facevano alle matricole ci voleva una pena e decisero che questa doveva essere un'inculata. Non che la matricola si doveva far inculare eh. Era la matricola che doveva inculare qualcuno. Uno degli anziani conosceva un dipendente assunto da poco, un venticinquenne che era decisamente gay e lo coinvolse. Quello accettò subito di… metterci il culo.
    
    Poi, per dare importanza a questa persona, decisero di chiamarlo mastro deretanus. Mi ricordo benissimo i preparativi del primo processo. Decisero che un anziano sarebbe stato il giudice, altri due gli avocati ...
    ... della difesa e dell'accusa e l'impiegato il mastro deretanus. Per dare solennità indossarono tutti una tunica lunga fino ai piedi ma quella del mastro la lasciarono completamente aperta dietro e tenuta chiusa solo da un cordone legato in vita. Si fecero delle prove e si trovò anche una stanza dove celebrare, in tutta tranquillità, i processi. Era quel deposito che avete visto sulla destra prima dell'entrata. Lo usano ancora oggi, anche se assai di rado. Ah! Bei tempi allora, altro che le cazzate di oggi. I ragazzi oggi hanno in testa solo il telefonino. Gli hanno riempito la testa col telefonino. Bla bla bla e basta. Quella volta si che si scopava e si scopava davvero.”
    
    “Eh si, da quello che mi hai raccontato si scopava davvero! E tanto!.”
    
    “Puoi ben dirlo!”
    
    “Ma continua con la storia...”
    
    “Si. Come vi dicevo facevano la i processi. Loro li chiamavano così. Arrivavano, sul tardi, verso le dieci, di solito tre, quattro o cinque matricole e una decina di anziani, ma anche di più. Entravano, dietro ad un tavolo c'erano il giudice e gli avvocati mentre il mastro deretanus stava a capotavola. Dall'altra parte c'erano tutti gli altri, le matricole e gli anziani che le controllavano perché non se ne andassero. Poi facevano sedere una matricola alla volta su una specie di inginocchiatoio e cominciavano con le domande. Se ne sbagliavi una venivi condannato.”
    
    “Che domande facevano?”
    
    “Di tutto, di cultura, come dicevano loro. Perlopiù sulla storia dell'Università. Ma era ...
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