Quello che non ti aspetti (2)
Data: 07/09/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: cinziandrea
... rispettare. Sergio era un mio grande amico e mai mi sarei aspettato una cosa del genere. Penso di essere stato almeno mezzora immobile come un idiota, mentre pensieri di ogni tipo mi perforavano il cervello. Cercavo di capire cosa potesse essere successo davvero: forse quel messaggio di Cinzia era solo uno scherzo o forse no. Se pensavo alla scena di Cinzia di fronte al pisello enorme di Sergio avevo un’erezione fulminea, un attimo dopo pensavo che l’avrei lasciata, che quella era una cazzata troppo grossa. Fu un altro messaggio di Cinzia a riportarmi alla realtà. “Svenuto?” mi scrisse. Cosa risponderle? Andai sul banale: “Mi stai prendendo in giro?”. “No” mi rispose. A quel punto non resistetti oltre. Chiamai la mia segretaria e le dissi che avevo un mal di testa incredibile, per cui andavano annullati gli appuntamenti del pomeriggio, seppure un paio importantissimi. In macchina, guidavo lentamente come un automa, con la testa da tutt’altra parte. Dieci minuti e fermai l’auto sotto casa. Ancora un paio di minuti a pensare, seduto in macchina: da una parte avrei voluto correre di sopra, dall’altra mi prendeva una strana paura. Paura di cosa sarebbe potuto succedere, paura che qualcosa sarebbe cambiato. Presi coraggio e salii in casa. Aprii la porta con due mandate di chiavi e la spinsi lentamente. In salotto nessuno, mi diressi in corridoio. Cinzia mi si presentò, all’improvviso, come una visione. Era appoggiata allo stipite della porta della cucina e mi guardava. Il primo ...
... pensiero fu di stupore: era bellissima, come poche altre volte l’avevo vista. Dal basso all’alto la squadrai: piedi nudi smaltati di rosso vivo sul pavimento bianco, quelle gambe dolci e sinuose, un accappatoio rosa che arrivava a metà coscia, le braccia incrociate, i capelli sciolti sulle spalle, un sorriso strano. Già, quel sorriso poteva avere mille significati: di dolcezza, di scherno, interlocutorio. Ci guardammo a distanza di un paio di metri, uno sguardo intenso, come ad aspettare chi facesse la prima mossa, mentre sentivo il battito del cuore nel collo. Fu Cinzia a partire e non dimenticherò mai quelle parole, dette lentamente e quasi sillabate, senza togliere quel sorrisetto da scema.
- “Dagli amici mi guardi Iddio, che dai nemici mi guardo io…” disse guardandomi, con un tono scherzoso e malizioso allo stesso tempo.
Respirai profondamente.
- “Cos’è successo?” le chiesi, ovvero la domanda più semplice che mi venisse in mente.
Cinzia, sempre sorridendo, guardò a terra come per trovare le parole giuste.
- “Amore… - disse in tono quasi solenne – è successo che ti ho fatto le corna con Sergio. Non era questo che volevi?".
Ero paralizzato da quelle parole. Immobile, ragionavo sulla sua domanda. Era quello che volevo? In quel momento dentro di me la risposta era no. No, assolutamente no. Avrei tanto voluto riavvolgere il nastro e tornare indietro. Maledetto me e i miei momenti di eccitazione in cui perdo la testa e faccio cazzate. Cinzia, dietro quella parte ...