1. Il regalo di natale.


    Data: 07/09/2018, Categorie: Lesbo Autore: Michelangelo69, Fonte: Annunci69

    Ormai non potevo negarlo… cercavo nella fredda notte buia quello sguardo ogni sera…
    
    Era iniziato tutto un mese prima, quando rincasando dopo una estenuante giornata di lavoro, mi ritrovai in colonna al crepuscolo, un senso d’ inquietudine attanagliava sempre il mio stomaco quando attraversavo quella zona della città, via obbligata per la padronale dimora ereditata dai genitori ove ogni sera trovavo rifugio da stress, caos ed arringhe giudiziarie.
    
    Si, perché il lavoro di avvocato l’ ho sognato fin dall’ infanzia, anche se lo ammetto, più immaginandomi a rinchiudere i delinquenti e far trionfare la giustizia -pensai- mentre sulle labbra un piccolo sorriso sarcastico fioriva senza volerlo...ben diversa la realtà al quale, con rassegnazione in età adulta mi ero scontrata!
    
    Quando distrattamente girai lo sguardo verso il marciapiede, mentre attendevo che il lungo serpentone d’ auto si rimettesse lentamente in marcia, non potei che rimanere bloccata con lo sguardo su quella figura minuta, quasi mortificata da una vita crudele, che strideva in quei pochi metri che ci separavano, al di là del finestrino, dall’ opulenza sconfinata che da sempre mi circondava.
    
    Un’ovale perfetto con due occhi grandi quanto tristi, un nasino dritto e lievemente smussato, labbra carnose grottescamente colorite per attrarre i lupi della notte (così chiamavo chi si approfittava di loro) il tutto condito da un’ improbabile parrucca scadente anche a carnevale..
    
    Mi sentii morire ...
    ... dentro.
    
    Come poteva la vita essere tanto crudele con un’ innocente creatura che, si e no, avrà avuto vent’ anni.. mentre in centro tutto brillava e luccicava per l’ imminente Natale tra canti, vetrine imbandite e mille sorrisi, l’ immagine di quella ragazza mi tormentò di continuo nei giorni seguenti, chi era, come si chiamava da dove veniva, domande che si riversavano nella mia mente come un torrente in piena.
    
    Ed ora a distanza di quattro settimane eccomi qui, a rincorrere con lo sguardo le tenebre oltre il finestrino dell’ auto, cercando quel fantasma che sembrava essere sparito nel nulla..il nulla della strada, il nulla d’ una vita disperata.
    
    Ogni volta che aprivo la porta di casa la sera senza averla rivista, sentivo l’ intima frustrazione di chi ha fallito…
    
    Arrivò così il 24 dicembre, attesa quanto infausta data visto il mare di pratiche che colleghi “famigliarizzati” come dicevo io, avevano generosamente deposto nell’ arco della settimana sulla mia scrivania, lo ammetto, la cosa non mi seccava visto che non avendo nessuno oltre l’ amato cane ad attendermi, il lavoro era da tempo il mio compagno di vita.
    
    Non che i cosiddetti pretendenti mi mancassero, devo sottolinearlo, quarant’ enne procace nelle forme, con una marcata avvenenza andavo ben fiera nei miei seni sodi, lo sguardo penetrante ed un fisico che molte m’ invidiavano.. ma trovavo i maschi privi di tatto, attenzioni e penosamente interessati solo al sesso con me…
    
    Sesso che d’ altronde trovavo monotono e ...
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