1. Il regalo di natale.


    Data: 07/09/2018, Categorie: Lesbo Autore: Michelangelo69, Fonte: Annunci69

    ... ripetitivo visto che da tempo non trovavo un’ amante degno di nota!
    
    Erano ormai le 23.00 quando mi decisi a lasciare l’ ufficio, spegnendo le uniche luci in tutto l’ edificio ed avviandomi verso casa, stimando di farcela per evitare botti festeggiamenti e bagordi vari, mi attendeva un buon tè caldo, la cena preparata della zelante domestica che non avrei degnato d’ uno sguardo ed un film a scelta tra i dvd (accendere la tv sarebbe stato un suicidio natalizio annunciato!) ovviamente Pluto, l’ amato terranova, avrebbe spartito per due ore buone il divano con me, prima che mi arrendessi alla sua mole, rintanandomi in camera, zona per lui, off-limits!
    
    Quasi non mi resi conto, con il poco traffico di quella sera, dove mi trovavo di già quando persa in mille pensieri, solo di sfuggita con la coda dell’ occhio, vidi una figura attraversarmi di corsa davanti… un’ istante… mentre fulmineamente passai dall’ acceleratore al freno schiacciandolo come mai, chiusi gli occhi sentendo quel tonfo, freddo, impersonale, quasi ovattato mentre il corpo volava oltre la macchina!
    
    Mi ritrovai ferma, tremante, solo un pensiero nella mente…
    
    -L’ avevo investito!!-
    
    Scesi dalla macchina arrancando per afferrare il cellulare, dannatamente simile ad un pesce in quel momento, rendendomi conto come non passasse un’ anima, sentivo un lamento mentre delle figure svanivano oltre delle auto in sosta, mi avvicinai a quel corpo dolorante farneticando delle scuse mentre balbettavo isterica…
    
    Alla ...
    ... fioca luce di un malandato lampione la riconobbi… era lei!
    
    Lentamente quanto miracolosamente riuscì a mettersi seduta, dolorante ma cosciente, sanguinava da alcune abrasioni, senza apparentemente mostrare problemi di movimento.
    
    “Mi scusi stavo.. correndo.” Disse con una voce fioca quanto melodica.
    
    “Come ti chiami? Come ti senti? Stai bene?” le chiesi.
    
    “M..Maruska” riuscì a dire con un filo di voce.
    
    Si rialzò tra le fitte di dolore, zoppicando vistosamente mi resi conto se ne stava andando!
    
    Rimasi allibita, l’ avevo investita, era sulle strisce pedonali..correva d’ accordo ma poteva tranquillamente farsi curare come minimo… e se ne stava andando, sapevo era la mia unica chance, la rincorsi fermandola, offrendole il mio aiuto ma lei sempre a occhi bassi rifiutava, fu un’ attimo..e svenne tra le mie braccia!
    
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    Quando aprii gli occhi mi chiesi se fossi in paradiso.
    
    Mi trovavo in un letto, un letto vero, con le lenzuola profumate ed i morbidi cuscini intorno… ci misi un’ attimo a focalizzare la stanza, e man mano che la mia vista si schiariva tutto prendeva forma in quei colori sgargianti che poco prima vedevo come macchie confuse.
    
    Era una stanza immensa, un’ antico comò in legno sullo sfondo, un’ enorme armadio a sei ante, deliziosi ninnoli ovunque ed i quadri alle pareti con un grande lampadario di cristalli al centro, come nei film.
    
    Provai ad alzarmi ma una fitta ...
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