1. La troia di mio zio 2 - abusata dai muratori albanesi


    Data: 08/09/2018, Categorie: Trans Autore: mipiaceilcazzo, Fonte: Annunci69

    Dopo essersi svuotato nella mia bocca, Luciano rimase per un po’ steso sul letto mentre io continuavo a rimanere con il mio viso tra le sue cosce. MI sentivo una gran troia, una troia soddisfatta e pronta a fare di tutto per il mio maschio, sentivo il sapore del suo sperma in bocca, l’odore del suo cazzo mi inebriava. Mi sembrava un sogno essere la troia di un simile maschio che mi aveva sbattuta e riempita facendomi godere come una cagna , avrei voluto proseguire per tutta la notte. Così quasi senza rendermene conto ripresi ad accarezzargli le cosce, baciavo e leccavo le sue palle e la sua cappella mugolando vogliosa. Lui però all’improvviso mi fermò, dicendomi che era stanco e che voleva farsi una doccia e andare a dormire. Poi mi prese la testa tra le mani e mi disse “sei davvero una gran vacca, hai un culo che è uno spettacolo, tutto da sculacciare e sfondare. Ne ho conosciute di troie ma come te mai, sei davvero troia dalla testa ai piedi, si vede che sei golosa di cazzo e che intimamente sei una cagna sottomessa. Si capisce quanto ti piace il cazzo da come fai pompini, godi come una vacca nel farti inculare e sfondare il culo. Se farai quello che dico diventerai una vera baldracca”. Inutile sottolineare che quelle parole mi avevano ulteriormente infiammato, stavo di nuovo impazzendo dalla voglia del suo cazzone. Luciano, però, continuò confessandomi che lui da tempo sapeva della mia tendenza e che per questo mi aveva fatto venire da lui (il lavoro era un pretesto, mi ...
    ... confessò che avrebbe potuto fare anche da solo). Poi mi disse che voleva che in quei 15 giorni io diventassi a tutti gli effetti la sua troia, la sua schiava, che avrei dovuto fare tutto quello che voleva e che diceva lui.
    
    Aggiunse che lui era un gran porco molto esigente e perverso, che aveva in mente per me cose da far impallidire anche la zoccola più spudorata, che sotto la sua guida sarei diventata una grandissima bagascia, una lurida cagna. “Se sei troia e sottomessa come immagino saranno 15 giorni straordinari per te ma se hai qualche dubbio e remora allora lascia stare e torna a casa, se rimani qui sappi che sarai la mia schiava sottomessa , la mia vacca e dovrai fare tutto ciò che voglio senza esitazioni”. Lo stato di eccitazione in cui mi trovavo di fatto rendeva impossibile qualsiasi altra risposta che un si convinto, sospirando gli sussurrai “voglio essere la tua cagna, la tua schiava, sono pronta a fare tutto ciò che vuoi”. “Benissimo - rispose – non avevo dubbi, ora va a farti una doccia e va a dormire che domani mattina ti metto subito alla prova” aggiunse dandomi una sculacciata sulle chiappe. Superfluo aggiungere che trascorsi una notte agitata, tra l’eccitazione per la situazione che stavo vivendo (e che avevo sempre sognato) e quel pizzico di timore nel non sapere cosa mi aspettasse. Mi addormentai tardissimo e la mattina mi alzai tardi, erano ormai le 10. Andai in cucina a fare colazione e sopra il tavolo trovai un biglietto di Luciano che mi diceva di ...
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