Giochi di societa' (2/3) - Racconti Erotici

Giochi di societa' (2/3)

... Yoko.

“Il mio Mario ha non solo riconosciuto le mie tette, ma anche quelle di Yoko e di Dora. Purtroppo per lui non ha capito a chi appartenessero le altre tette che ha toccato, ma gli è andata piuttosto bene!” fece Chiara che continuò

“Filippo è andato piuttosto bene. Proprio lui che non voleva giocare! Ha indovinato le tette della moglie e delle altre tre ragazze che ha scritto sul foglio: Yoko, Elisa e me! Peccato che non abbia capito quelle delle altre due!”

“Ed infine quel porco di mio marito!” fece Yoko rivolgendosi a tutti ma guardando bene negli occhi soltanto me

“Mio marito ha non solo individuato le mie tette ma ha anche indovinato a chi appartenessero le tette di tutte le ragazze che ha toccato, cioè ha toccato ed individuato le tette di tutte quante!”

“Ma mi devi spiegare una cosa!” intervenne Chiara “Ma come mai hai continuato a chiedere di toccare le tette delle altre se avevi già individuato quelle di tua moglie che, per caso, ti sono capitate per prime?”

Mi guardò un po’ e continuò

“Avevi dei dubbi oppure cosa?”

“Semplice!” le rispose Yoko “Il mio John è un porco! E da porco qual è, pur avendo riconosciuto le mie tette, ha voluto toccare quelle di tutte quante voi!”

Si voltò verso di me un po’ arrabbiata.

“E’ vero, confesso!” dissi sorridendo lievemente.

Del resto che altro avrei potuto dire? Avrei dovuto mentire ed inventarmi qualche scusa? Confessai! Pensai che era la soluzione più semplice.

Fortunatamente tutto finì lì ...

... perché fummo sopraffatti da una gran risata generale, cosa che evitò qualsiasi attrito tra me e Yoko.

La serata sembrava conclusa. Le ragazze parlottavano tra loro, sembravano contente e soddisfatte della buona riuscita del gioco anche se erano state fondamentalmente sconfitte.

Difatti Yoko e Chiara mi sembravano un po’ meno contente delle altre perché proprio loro in fondo sentivano maggiormente la batosta subita dai mariti capeggiati dal sottoscritto.

Erano certe che non sarei riuscito a riconoscere le tette di Yoko, così come erano certe che anche gli altri uomini avrebbero tutti sbagliato. Ma non fu così!

Quel che più non digerivano, sembrava, era che avessi approfittato della situazione per toccare le tette di tutte le ragazze indovinando perfettamente le proprietarie delle stesse.

Ma mi sbagliavo! In fondo non era così! Seppi infatti direttamente da Chiara, qualche settimana dopo, durante una festa (vedi il racconto “Giochi di società 2” n.d.r.), che seppure arrabbiata con me per avere perso la sfida, era estremamente eccitata perché lo scopo di quella serata, almeno per lei, era proprio quello di farsi toccare le tette da me.

Poco importava che anche altri uomini gliele toccassero, l’importante era che le toccassi io! Poi il fatto che toccandole fossi cosciente che quelle tette le appartenessero l’aveva mandava in visibilio, l’aveva fatta eccitare all’ennesima potenza!

Ma questa è un’altra storia!

Nel frattempo noi uomini invece eravamo quasi ...