1. La notte inattesa


    Data: 09/09/2018, Categorie: Etero Autore: babbacombe_lee

    ... dormiva.Russava leggermente, vinta dalla giornata faticosa e piena di imprevisti e, soprattutto dai due bicchieri di vino rosso.Leonardo spense la luce e si infilò nel letto.Aspettò qualche minuto, per essere sicuro che Silvia dormisse profondamente, poi sollevò le coperte.Aveva tenuto le mutandine e la maglietta di cotone a mezze maniche.Rimase un po� a guardare le sue gambe lunghe e dritte, il ventre piatto poi il suo sguardo si posò sulla maglietta.Sicuramente si era tolta il reggiseno, tutte le donne lo tolgono, quando vanno a dormire, ed i suoi piccoli seni si muovevano leggermente, al ritmo del suo respiro.Basta, ora era il momento di agire.Rimise a posto le coperte, si mise in ginocchio in mezzo al letto e la scoprì dall�altro lato, quello esterno, tenendo le coperte sollevate in modo che l�aria fredda la colpisse su tutto il corpo.Ora la stanza era diventata un frigorifero, lei avrebbe avuto bisogno di calore e lui glie lo avrebbe dato.Si muoveva e si lamentava nel sonno e, quando accennò a svegliarsi, lui riabbassò le coperte.Si lamentò ancora e, alla fine si svegliò, mentendosi a sedere sul letto.�Tutto bene?�, chiese lui con finto tono premuroso.�No, sto morendo di freddo.��Se vieni un po� da questa parte, ti scaldi.��Ma sei impazzito? Non ci penso per niente.��Ma no, io mi sposto verso il bordo e tu vieni dove stavo prima io. Vedrai che starai più calda.�Silvia fece un po� di storie ma alla fine seguì il suo consiglio.Ora erano molto più vicini e quasi i loro ...
    ... corpi si toccavano.�Meglio?��Un po� sì, ma ho ancora freddo.��Dai, fatti più vicina, non c�è niente di male, ho freddo anch�io un po�.�Alla fine lei, timidamente, si accostò.Ora il loro fianchi erano a contatto e Silvia poggiò la testa sulla spalla di lui.Tempo cinque minuti e si era addormentata di nuovo.Ora veniva la parte più difficile e, se fosse andata male, lui avrebbe trascorso la notte raggomitolato su una sedia al piano di sotto.Cominciò a carezzarla leggermente, lei aveva un�espressione distesa, mentre a lui stava venendo un�erezione come non gli capitava da tempo.Le spostò la testa dalla spalla, poggiandola sul cuscino, poi si inginocchiò su di lei, tirandosi appresso le coperte.Ora doveva rimanere calda, mentre lui la carezzava.Nel sonno, mentre le passava le mani sulle gambe e sui fianchi, lei faceva dei piccoli versi di piacere, per ora sembrava apprezzare.Si fermò solo un attimo per liberare il suo arnese imprigionato nell�elastico delle mutande, poi infilò le mani sotto la maglietta.Quando le sue dita raggiunsero i capezzoli, lei si mosse parecchio e lui temette che si svegliasse.Beh, alla fine si dovrà svegliare per forza, però la devo lavorare un altro po�.Aveva due tette piccole e sode, con i capezzoli duri e sporgenti.Andò avanti ancora per qualche minuto poi, all�improvviso, Silvia spalancò di colpo i suoi occhioni.�Ma che cazzo combini?�In genere non si esprimeva così, perché era una signora molto per bene, ma era stata così grande la sua sorpresa che, per ...
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