1. Raggiante d’averti conosciuto


    Data: 12/09/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... dormire tutta la notte con te”. Chiavare con lei nel suo letto è una cosa paradisiaca, inedita e stupenda, la dimora è deserta, silenziosissima. Dalla vetrata aperta entrano la luce della luna e il fresco del giardino. Lei è morbida, appassionata, ardente, avvinta e giovane. Non si risparmia, poiché mi sguscia tra le braccia avvolgendomi e stritolandomi. Ogni volta che il gioco diventa duro e potremmo concludere, lei mi sguscia via e s’offre in un altro angolo del letto, pronta per ricominciare daccapo. A un certo punto mi ritrovo coricato sulla schiena, con lei a cavalcioni sopra, così come nel pomeriggio sul prato. Lei si trastulla sfregandosi la punta contro le labbra della fica, ma poi cambia idea, mentre mi espone: “Attendi, girati, facciamo così”. Alessandra si colloca più avanti, con la mano me lo toglie guidandomelo più indietro nel solco dei glutei. Il gioco è divertente, ma prima che me ne renda conto lei s’abbassa di colpo impalandosi su di me, in quanto mi ritrovo con tutto il cazzo conficcato nel suo accogliente didietro. Questo non lo avevo mai fatto, supponevo che servissero chissà quali sforzi per farlo entrare, ma lubrificato com’è il cazzo scivola dentro a meraviglia. “Che splendore, è favoloso, adesso voglio godere, voglio stare in questa posizione” - poiché ci pensa lei a cavalcarmi forsennatamente e con dovizia, per il fatto che resisto non molto, giacché nel giro di pochi minuti mi fa sborrare mandandomi in visibilio, pure lei viene subito dopo ...
    ... strepitando il suo carnale e dissoluto piacere. “Ti adoro, adesso però dormiamo, domani chiaveremo ancora prima che si presentino Alfredo e Maria Grazia. Dopo, se non t’andrà di restare, t’accompagnerò io tranquillamente in centro” - mi bisbiglia Alessandra aizzata all’orecchio, quando ormai non ci resta più neppure un briciolo d’energia e tutte le nostre voglie sono interamente esaudite. Lei frattanto s’appisola all’istante come un angioletto, io non riesco a prendere sonno per tutta notte. Quando l’alba s’avvicina sono ancora lì, che la guardo, fumo e penso. Alessandra è distesa a pancia in giù svestita con la schiena e il fondoschiena sempre più distinguibile alla prima luce del giorno. Respira piano, ritmicamente, sarà ben perversa, ma vista così è per me un angelo, poiché rimarrei ben volentieri anche solamente per guardarla dormire. Infine crollo e m’addormento pure io, delicatamente mi sveglia lei con un bacio quando il sole è già alto: “Si è fatto tardi, se non intendi rimanere dimmelo, dobbiamo sbrigarci, mi spiace, ma te ne devi andare”. Io ci metto un poco a rendermi conto di dove sono e cosa accade, però sbroglio subito la matassa adattandomi a quel depravato e licenzioso contesto, Alessandra ne approfitta per darmi un altro bacio e per sussurrarmi ancora che è rimasta molto contenta e gratificata d’avermi insolitamente conosciuto. In un baleno decido: accidenti, che storia che ho fra le grinfie. Un direttore di banca immorale, perverso e vizioso scambista, la sua consorte ...
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