1. Tutti per uno - 1


    Data: 13/09/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... gli abbrancò le brache in vita e gliele strattonò giù fino ai ginocchi; dopo di che, cominciò a smanacciargli le belle chiappotte lisce e sode con una voglia sempre più incontenibile.
    
    D’Artagnan cominciò a capire cosa aveva intenzione di fare e prese a dimenarsi gridando:
    
    “Cosa volete farmi? Lasciatemi stare, maledetti! Lasciatemi stare!...”
    
    Ma i due lo tenevano saldamente.
    
    “Sta’ fermo! - grugnì anzi il locandiere, assestandogli una pacca dolorosissima sul culo – Fermo, delinquente, che te la stai cavando anche troppo bene!”, e con queste parole, gli allargò con forza le natiche, mettendo a nudo l’indifeso forellino, e ci sputò sopra.
    
    D’Artagnan sentì il grumo di saliva colargli nel solco, mentre il locandiere, cavatosi fuori dalle braghe il cazzone duro, si chinava in avanti e, tenendoselo saldamente con la mano, glielo poggiava sul buchetto, cominciando a spingere. Il dolore prodotto da quell’ariete da sfondamento, mentre cercava di farsi strada nell’anello contratto dello sfintere, fu lancinante e il povero D’Artagnan si dibatté e urlò a più non posso, ma niente riusciva a fermare la carica dell’energumeno, che sudando e anfanando continuava la sua penetrazione.
    
    “Non stringere, - gli sussurrò il ragazzo – così ti farà ancora più male. Lasciati andare, vedrai che passerà.”
    
    Ma era facile a dirsi: il povero giovane si sentiva lacerare e fare a pezzi dall’enorme strumento che lo stava per la prima volta violando. Era ormai esausto, la gola dolorante, ...
    ... quando il locandiere fu tutto dentro di lui: il quale locandiere tuttavia non è che stesse molto meglio di lui, tanto arduo si era rivelato aprirsi la strada nello strettissimo canale.
    
    “Accidenti, se è stretto! – sbuffò, quando fu tutto dentro – sembra che l’uccello me l’ha sbucciato tutto!”, e si abbandonò ad una crassa risata.
    
    “Forse è la prima volta…”, osservò il mozzo di stalla, ricordando con un brivido quello che aveva patito lui, quando il padrone lo aveva preso la prima volta.
    
    “Avrei preferito un buco più comodo, ma va bene lo stesso.”, disse il locandiere e cominciò a muoversi avanti e indietro.
    
    Il movimento, sia pure appena accennato, risvegliò il dolore cocente, che sembrava stesse per assopirsi, ma nello stesso tempo il massaggio sembrò distendere la tensione dello sfintere, che a poco a poco cominciò ad aprirsi e rilassarsi; così che i gemiti pesanti che sfuggivano al povero D’Artagnan ad ogni affondo del pistone, si fecero via via più radi e leggeri, mentre un principio di piacere cominciava a farsi strada nel suo culo martoriato. Tanto più che, memore della raccomandazione del ragazzo, stava cercando di rilassare il più possibile la parte.
    
    Ad ogni modo, pregava con tutte le sue forze, che quel tormento finisse al più presto e lo lasciassero andare via.
    
    Che qualche santo avesse ascoltato la sua preghiera o che il locandiere fosse di orgasmo sbrigativo, fatto sta che abbastanza velocemente l’uomo cominciò ad ansimare e ad abbattersi ogni volta più ...