1. Festa di nozze


    Data: 14/09/2018, Categorie: Etero Autore: talentuoso, Fonte: Annunci69

    Sara aveva molto molto caldo. Non si capacitava che qualcuno avesse organizzato un matrimomio proprio il 3 luglio. In piena estate! Almeno gli sposi avrebbero dovuto celebrarlo al pomeriggio. Per decenza! No, invece. Un classico matrimonio celebrato alle 10.00 e con pranzo infinito a partire dalle 13.00. Un vero suicidio: come lessare 150 invitati in una saletta in cui l'unico refrigerio era dato da una decina di ventilatori che timidamente muovevano l'afosità dell'aria. Sara guardò Ruggero, suo marito. Le venne da ridere. Era un uomo eroico. Vestiva elegantemente giacca e cravatta, sebbene imperlato di sudore. Ruggero diceva che era una questione di principio, o, almeno, di rispetto verso gli sposi. Qualunque ragione avesse, Ruggero era l'ultimo invitato maschio che era ancora in giacca e cravatta.
    
    - Ma toglitela! Fa un caldo - disse Sara
    
    - Mai! Devo svenire per il caldo, così gli sposi capiranno che cavolata hanno fatto ad organizzare le nozze in piena estate.
    
    Come se non sapessero che l'Emilia è una fornace - replicò con sarcasmo Ruggero
    
    - Peccato! Il cibo è ottimo, ma proprio non ho voglia di finire questo arrosto.
    
    - Hai ragione, Sara! Mi sembra di mangiare carne di invitato arrosto. Adesso cosa ci sarà ancora?
    
    - Pare il sorbetto
    
    Ruggero guardò atterrito Sara, e disse:
    
    - Gli sposi devono ancora fare le foto!!! No!!! Adesso staremo qui un'ora col sorbetto in attesa della torta
    
    - Temo tu abbia ragione, Ruggero. Guarda, la gente si alza ed esce ...
    ... nel parco.
    
    - Andiamocene anche noi! Questa villa è celebre per il parco naturale che si estende per tutta la collina. Potremmo far perdere le nostre tracce e fuggire da questo forno infernale!
    
    Sara replicò: - Il bosco sarà sicuramente più fresco!
    
    Si alzarono. D'altra parte non conoscevano praticamente nessuno. Ruggero era un amico dello sposo: si erano conosciuti al militare e di tutti i ragazzi a naja, fu l'unico a mantenere una certa amicizia. Fu pertanto punito in quanto invitato al matrimonio estivo. Il prato antistante la villa era eccezionalmente verde, segno di una continua e dispendiosa irrigazione. C'erano due piscine: qualche invitata ne approfittava per bagnare i piedi roventi. Le cicale frinivano aumentando il senso di afa. Sara e Ruggero presero uno dei tanti sentierini che qualche nobile secoli fa fece tracciare nel bosco. Si diceva che un certo conte Gasparo Ferniani amava percorrere i sentieri, attentando alle virtù delle cameriere della villa. Ancora oggi i vecchi nelle osterie cantavano canzoni oscene in suo onore. Sara e Ruggero conoscevano bene quelle canzoni: un tempo canzonacce da ubriaconi, oggi erano valutate come antica saggezza popolare. E c'era gente che scriveva libri su quelle melodie da osteria. Ruggero iniziò a cantarne alcuni versi, mentre Sara rideva. Si racconta del giovane conte che ad ogni ora del giorno impalmava una cameriera dietro l'altra e la canzone si diverte ad elencare tutti gli amplessi, posizione dopo posizione, come fosse ...
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