1. Come da Copione


    Data: 17/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Vanj B.

    ... fa neanche più effetto. Però, dite la verità, è stato eccitante anche quando, la settimana dopo, di mia iniziativa sono arrivato con quel pacco regalo pieno di calze e reggicalze. Aspetta, le ho detto prima di entrare in camera, ho un regalo da darti, prima però devi fare una cosa. Togliti le calze e gli slip. Lei lo fa e me li da in mano. Brava le dico strappandoli, questi non ti serviranno più, ora puoi aprire il regalo. Ma quante ne hai comprate?, mi chiede. Non ti preoccupare, le rispondo, indossane uno che siamo curiosi di vederti. Quando uscì dalla camera indossandole, voi volevate scoparla subito ma io le dissi: la tua figa pelata è troppo bella per essere coperta., vogliamo che da oggi non indossi più le mutande, mai più ne qui ne da nessun’altra parte compreso l’ateneo. Ma siete matti?, risponde, dovrei andare in giro sempre senza mutande?. Con quei vestiti che metti non corri alcun pericolo, le dissi io, dandoti man forte tutto eccitato, giura che non le metterai più e che indosserai sempre queste calze, che ti regaleremo ogni volta che vorrai. Dopo un attimo di silenzio disse: vedremo. Questa risposta suscitò in noi la grande curiosità di scoprire se lo facesse o meno, così da organizzare un’azione tipo commando nell’ateneo per accertarcene. Ed io, lo sfigato, come al solito ho dovuto fare il palo perdendomi lo spettacolo. Che ci vuoi fare abbiamo sorteggiato e hai perso, comunque quella mattina abbiamo aspettato che arrivasse. Con tutta quella gente che andava ...
    ... e veniva l’abbiamo attirata nella sala riunioni che in quel momento era deserta e, dopo aver chiuso la porta lei disse tutta spaventata: ma che volete fare, siete impazziti?. Non ti preoccupare,le rispondo, vogliamo solo accertare una cosa, facciamo in un attimo. Mi abbasso e con calma le sollevo la gonna.. Quando vediamo che indossa le calze che le abbiamo regalato e che è senza slip restiamo estasiati e immobili, lei s’abbassa la gonna e dice: contenti adesso?, alla fine la vincete sempre voi, adesso però lasciatemi andare che sono in ritardo, e rischiamo anche di farci scoprire. Quel giorno lì, quando l’ho vista entrare in aula per la lezione con quel suo solito modo di fare serio e professionale, m’è diventato così duro che dopo mezz’ora ho dovuto uscire e andare in bagno a farmi una sega per farlo afflosciare. E’ stato bello anche quella volta che ci ha dato la lezione di sesso, ricordate?. E’ vero!, volevamo “vedere” per bene come fosse l’orgasmo di una donna, così lei salì sul tavolo, aprì bene le gambe e cominciò a masturbarsi e, noi quattro seduti di fronte in silenzio raccolto a guardare. Emetteva quei suoi gemiti appena sussurrati che, però, in quel silenzio si sentivano benissimo e quando arrivò l’orgasmo ci disse con la sua voce sottile e piena di lussuria: guardate, guardate, mentre con le dita s’allargava la figa per mostrasi al meglio. Cosa successe dopo credo che lo rammentate, Cazzo se lo ricordo!, e chi lo dimentica più. Parliamo, adesso, della più brutta ...