1. Il Fuoco sotto la Cenere


    Data: 18/09/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: giulio

    ... cosce e col dito accarezzarle le labbra della figa per lunga parte del tragitto. Lei sicuramente timidissima si è ben guardata dall'aprire bocca limitandosi a stringere le gambe, il tizio che le era addosso sentendosi la mano imprigionata da quelle cosce morbide e piene, le ha sussurrato all'orecchio : - Brava. Stringi, cosi senti meglio come te l'accarezzo. Con queste cosce me lo fai diventare duro come il marmo. Certo che scoparti deve essere un vero paradiso.Le carezze, quelle parole, il prolungarsi del tempo di quella mano che la frugava nell'intimo, hanno fatto sicuamente effetto. Lei, non abituata e incapace di resistere alle sollecitazioni di quel trattamento, compresa la paura di essere scoperta a godere di quella situazione da qualcuno che la conosceva, sommata al fatto che uno mai visto prima stava scoprendo i suoi segreti più intimi, rossissima sulle guance, si mordeva il labbro inferiore, mentre regalava al porco il premio di vederla scoppiare in un orgasmo intenso come mai prima, facendo sentire a lui tutto il suo corpo fremere e regalandogli la soddisfazione di sentirsi la mano inzuppata dal miele che la figa della mia futura fidanzata, gli stava offrendo. Insomma, alla fine si era fatta masturbare in pubblico da uno mai visto prima, anche se, considerata la quantità di persone che affollavano il mezzo, lei credeva con buona percentuale di ragione, che nessun altro si fosse accorto di nulla. All'inizio era stata costretta, ma poi il suo corpo aveva accettato ...
    ... eccome; anzi, era proprio il bacino di Flavia che si spingeva alla ricerca delle dita che le avevano fatto gonfiare di voglia le labbra della figa e le sue cosce si stringevano sempre di più per non correre il rischio che quella mano si ritraesse prima che fosse venuta completamente, mentre si reggeva al sostegno dell'autobus e si aggrappava alla spalla del porco sconosciuto che se la stava godendo, seppur per il momento solo frugandola tra le cosce e massaggiandole la figa.Ancora stordita, confusa, provata al punto che le gambe non la reggevano, continuava ad aggrapparsi alla spalla dell'uomo per stare in piedi, lui avvicinando le labbra all'orecchio di Flavia, ha sussurrato: -sei stata grande e a quanto ho capito, ti è piaciuto parecchio. Ora tocca a te restituirmi il piacere. Senti cosa hai combinato e prendendole il polso le ha fatto poggiare la mano sul suo cazzo. Lei non riusciva ad opporre la benché minima resistenza, ritrovandosi a constatare il fatto che lui era parecchio ben fornito, sia in durezza, che in volume.Durante la masturbazione le aveva detto che con quelle cosce glielo faceva venire duro come il marmo ed era proprio un tubo di marmo quello che aveva l'impressione di toccare con la mano. Ma le parole che l'hanno risvegliata bruscamente dal torpore che rischiava di diventare anche piacevole sono state quelle "adesso tocca a te restituirmi il piacere", che lei aveva immediatamente legato alle precedenti "scoparti dev'essere un vero paradiso" Il vecchio maiale ...
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