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Da geloso a schiavetto 12
Data: 24/09/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69
... troppo spaventata e la cosa mi eccitava non so perché. Mirko decise di riservarle lo stesso trattamento che aveva propinato a me e la mise in ginocchio su un sedile con la testa verso il vetro ma in basso sul sedile e sollevandole la gonna iniziò a sculacciare quel bel culetto finchè divenne viola. Quando la vece voltare aveva gli occhi pieni di lacrime e mi fece tenerezza ma prima che potessi dire qualcosa…..”Adesso guarda che cosa è successo per colpa tua….” Si aprì i pantaloni e tirò fuori quella cosa enorme. Veronica spalancò la bocca e non emise un suono, la scena rimase così senza movimenti per quasi un minuto fino a…..”toccalo” Lei sussultò per quella voce che aveva interrotto il silenzio e allungò la manina a toccare quel serpente che vibrò a quel contatto delicato. “anche te devi toccarlo forza, cosa credi di stare a guardare?” Allora allungai la mano anch’io cosa che avrei voluto fare da subito e toccai anch’io quello scettro bollente. Veronica appena vide anche la mia mano, si rilassò ed incominciò a trasformare il suo terrore in curiosità e in eccitazione; le guance si ritinsero di rosso e la manina iniziò a fare dei piccoli movimenti quasi impercettibili, come se si vergognasse a dimostrare che le stava piacendo. “Dai Vero, baciaglielo, lo so che muori dalla voglia” le dissi poggiandogli la mano sulla passerina che era completamente bagnata. Al mio tocco strinse forte le cosce imprigionando la mia mano e si avvicinò con quella ...
... boccuccia innocente alla cappella che sembrava troppo grossa per quella bocca. Aprì al massimo ma non riusciva neanche a far entrare mezza cappella, anche se la cosa la faceva impazzire visto come si stava strusciando sulla mia mano. “non sei proprio capace, guarda come si fa….” E girandosi verso di me mi prese la testa forzandola su quel palo mastodontico infilandomi tutta la cappella fino in gola, facendomi temere di soffocare. “visto come si fa?” La tolse facendomi finalmente respirare anche se era una sofferenza che mi piaceva da matti e lo infilò di nuovo in quella bocca forzando fino ad entrare con tutta la cappella. Veronica aveva le lacrime agli occhi per lo sforzo ma la competizione le dette la forza di resistere. “forza datevi da fare non c’è tempo, accarezzatelo succhiatelo giocateci, fate quello che volete ma fatemi venire alla svelta e ricordatevi che deve essere tutto ingoiato dalla bimba perché te hai già avuto la tua razione” Allora iniziammo ad alternarci a succhiarlo mentre tutte e quattro le nostre mani accarezzavano quella verga infinita. Veronica passata la paura era impressionante: si gettava su quella cappella ingoiandola con sforzi enormi e quando la lasciava a me per prendere fiato muoveva le manine come una matta. In poco tempo la bestia diventò ancora più grossa e mentre la infilava quasi in gola a Veronica eruttando succo bollente io leccavo come un forsennato l’asta arrivando fino alle labbra stirate allo spasimo raccogliendo ...